Investing.com – Il dollaro è scambiato in range ridotto contro le principali controparti oggi, dopo i forti dati manifatturieri globali che hanno supportato la richiesta di beni più rischiosi; tuttavia sul sentimento pesano i timori sulla previsione per l’economia della zona euro.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,15% a 1,3339.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta in territorio negativo l’ottavo mese consecutivo, mentre altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio.
Il biglietto verde è vicino al minimo di 4 mesi e mezzo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,05% a 1,6030.
La sterlina ha trovato il supporto dopo il rilascio di un report che mostra uno sviluppo del settore edilizio manifatturiera al ritmo più veloce degli ultimi 21 mesi a marzo, un giorno dopo il rilascio dei forti dati manifatturieri, che hanno allentato i timori di recessione.
Il dollaro è sceso anche contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,04% a 82,04 ed USD/CHF in calo dello 0,15% a 0,9023.
Stamane i dati del governo hanno mostrato che la base monetaria è scesa al tasso annuo dell’11,3% il mese scorso, sottolineando i timori per un rischio di deflazione.
Intanto il biglietto verde è salito nei confronti dei cugini canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9906, AUD/USD in calo dello 0,35% a 1,0382 e NZD/USD in calo dello 0,12% a 0,8223.
La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse al 4,25% in seguito al meeting di politica monetaria di ieri, nei timori che l’economia stia crescendo al passo minore del previsto.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Australia sono salite dello 0,2% a febbraio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,08% a 78,93.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,15% a 1,3339.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta in territorio negativo l’ottavo mese consecutivo, mentre altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio.
Il biglietto verde è vicino al minimo di 4 mesi e mezzo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,05% a 1,6030.
La sterlina ha trovato il supporto dopo il rilascio di un report che mostra uno sviluppo del settore edilizio manifatturiera al ritmo più veloce degli ultimi 21 mesi a marzo, un giorno dopo il rilascio dei forti dati manifatturieri, che hanno allentato i timori di recessione.
Il dollaro è sceso anche contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,04% a 82,04 ed USD/CHF in calo dello 0,15% a 0,9023.
Stamane i dati del governo hanno mostrato che la base monetaria è scesa al tasso annuo dell’11,3% il mese scorso, sottolineando i timori per un rischio di deflazione.
Intanto il biglietto verde è salito nei confronti dei cugini canadesi australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9906, AUD/USD in calo dello 0,35% a 1,0382 e NZD/USD in calo dello 0,12% a 0,8223.
La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse al 4,25% in seguito al meeting di politica monetaria di ieri, nei timori che l’economia stia crescendo al passo minore del previsto.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Australia sono salite dello 0,2% a febbraio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,08% a 78,93.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.