Investing.com – Il dollaro è scambiato in range stretti contro le principali controparti, mentre i mercati faticano a trovare un direzione nell’assenza di dati economici importanti.
Nel pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,17% a 1,3150.
Gli operatori del mercato stanno aspettando l’esito dello step finale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito greco, in vista di un’asta in due parti, per determinare il payout degli swap del debito greco. Il procedimento sarà alquanto lento.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,19% a 1,5873.
Il biglietto verde si è staccato dal massimo di 11 mesi contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,47% a 83,03, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF su dello 0,12% a 0,9165.
Intanto il biglietto verde è misto contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD -0,04% a 0,9911, AUD/USD -0,24% a 1,0563 e NZD/USD +0,05% a 0,8237.
In Canada, i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite all’ingrosso sono scese inaspettatamente a gennaio in calo dell’1,0% e cancellando l’aumento dello 0,9% del giorno precedente.
Stamane Glenn Stevens, governatore della Reserve Bank of Australia ha dichiarato che i problemi di debito della zona euro sono ancora un rischio per l'economia globale, ma è rimasto ottimista sulle prospettive per la Cina ed il resto dell'Asia.
Stevens ha anche dichiarato che la recente performance economica Australiana complessivamente “non è stata niente male” nonostante le pressioni della valuta nazionale forte, ma ha aggiunto che solo l'aumento della produttività potrebbe stimolare la crescita economica.
In Nuova Zelanda, l'indice Westpac di fiducia dei consumatori è salito a 102,4 nel primo trimestre contro la lettura di 101,3 relativa all’ultimo trimestre 2011.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,05% a 80,15.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite nel settore immobiliare, rilasciati dall’ Associazione Nazionale dei Costruttori.
Nel pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,17% a 1,3150.
Gli operatori del mercato stanno aspettando l’esito dello step finale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito greco, in vista di un’asta in due parti, per determinare il payout degli swap del debito greco. Il procedimento sarà alquanto lento.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,19% a 1,5873.
Il biglietto verde si è staccato dal massimo di 11 mesi contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,47% a 83,03, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF su dello 0,12% a 0,9165.
Intanto il biglietto verde è misto contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD -0,04% a 0,9911, AUD/USD -0,24% a 1,0563 e NZD/USD +0,05% a 0,8237.
In Canada, i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite all’ingrosso sono scese inaspettatamente a gennaio in calo dell’1,0% e cancellando l’aumento dello 0,9% del giorno precedente.
Stamane Glenn Stevens, governatore della Reserve Bank of Australia ha dichiarato che i problemi di debito della zona euro sono ancora un rischio per l'economia globale, ma è rimasto ottimista sulle prospettive per la Cina ed il resto dell'Asia.
Stevens ha anche dichiarato che la recente performance economica Australiana complessivamente “non è stata niente male” nonostante le pressioni della valuta nazionale forte, ma ha aggiunto che solo l'aumento della produttività potrebbe stimolare la crescita economica.
In Nuova Zelanda, l'indice Westpac di fiducia dei consumatori è salito a 102,4 nel primo trimestre contro la lettura di 101,3 relativa all’ultimo trimestre 2011.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,05% a 80,15.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite nel settore immobiliare, rilasciati dall’ Associazione Nazionale dei Costruttori.