Investing.com - Il dollaro USA è salito stamane contro le principali controparti, i ritardi nei colloqui del debito greco e l’incertezza sulla capacità del paese di evitare un default hanno pesato sulla richiesta di beni più rischiosi.
Durante gli scambi del pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,67% a 1,2980 ,
L’euro è andato sotto pressione dopo che la teleconferenza di ieri tra i ministri delle finanze della zona euro non è riuscita a trovare un accordo sul problema del ristrutturazione del debito greco e su nuovo pacchetto.
L’UE sta studiando un modo per ritardare il secondo salvataggio, attendendo i risultati delle elezioni di aprile in Grecia ed evitando il default
L’UE sta esaminando la possibilità di estendere un prestito ad Atene per permettergli di rispettare la scadenza del 20 marzo di 14,4 miliardi di euro di bond.
Il sentimento del mercato è stato colpito dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha avvisato che potrebbe tagliare il rating di 114 banche in 16 paesi UE, tra cui il Regno Unito, a causa della vulnerabilità delle banche alla crisi del debito nella zona euro.
Nel frattempo, la BCE ha dichiarato nel suo bollettino mensile di prevedere una contrazione dell’economia dell’ 0,1%, contro le proiezioni per un aumento dello 0,8%.
Il biglietto verde è salito anche contro la sterlina, con GPB/USD in calo dello 0,21% a 1,5659.
La Nationwide Building Society ha dichiarato che il suo indice di fiducia dei consumatori è salito più del previsto a gennaio, in salita a 47 dalla lettura di 38 nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse a 40 a gennaio.
Il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,43% a 78,77 e con USD/CHF in salita dello 0,66% a 0,9297.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che la BoJ ha dichiarato che amplierà di 10 mila miliardi di yen il suo programma di acquisto di asset e fisserà un obiettivo di inflazione dell'1%, nel tentativo di spingere la crescita e proteggere l’economia nipponica dall’eccessivo apprezzamento dello yen.
Il dollaro è salito anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,36% a 1,0037, AUD/USD in calo dello 0,28% a 1,0665 e NZD/USD giù dello 0,76% a 0,8269.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato l’aumento di 46.300 posti di lavoro a gennaio, contro le aspettative per un aumento a 10.500, portando il tasso di disoccupazione a 5,1%.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,57% a 80,20.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e le nuove abitazioni, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sull’IPP. È atteso l’intervento del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.
Durante gli scambi del pomeriggio europeo, il dollaro è salito contro l’euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,67% a 1,2980 ,
L’euro è andato sotto pressione dopo che la teleconferenza di ieri tra i ministri delle finanze della zona euro non è riuscita a trovare un accordo sul problema del ristrutturazione del debito greco e su nuovo pacchetto.
L’UE sta studiando un modo per ritardare il secondo salvataggio, attendendo i risultati delle elezioni di aprile in Grecia ed evitando il default
L’UE sta esaminando la possibilità di estendere un prestito ad Atene per permettergli di rispettare la scadenza del 20 marzo di 14,4 miliardi di euro di bond.
Il sentimento del mercato è stato colpito dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha avvisato che potrebbe tagliare il rating di 114 banche in 16 paesi UE, tra cui il Regno Unito, a causa della vulnerabilità delle banche alla crisi del debito nella zona euro.
Nel frattempo, la BCE ha dichiarato nel suo bollettino mensile di prevedere una contrazione dell’economia dell’ 0,1%, contro le proiezioni per un aumento dello 0,8%.
Il biglietto verde è salito anche contro la sterlina, con GPB/USD in calo dello 0,21% a 1,5659.
La Nationwide Building Society ha dichiarato che il suo indice di fiducia dei consumatori è salito più del previsto a gennaio, in salita a 47 dalla lettura di 38 nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse a 40 a gennaio.
Il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,43% a 78,77 e con USD/CHF in salita dello 0,66% a 0,9297.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che la BoJ ha dichiarato che amplierà di 10 mila miliardi di yen il suo programma di acquisto di asset e fisserà un obiettivo di inflazione dell'1%, nel tentativo di spingere la crescita e proteggere l’economia nipponica dall’eccessivo apprezzamento dello yen.
Il dollaro è salito anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,36% a 1,0037, AUD/USD in calo dello 0,28% a 1,0665 e NZD/USD giù dello 0,76% a 0,8269.
In Australia i dati ufficiali hanno mostrato l’aumento di 46.300 posti di lavoro a gennaio, contro le aspettative per un aumento a 10.500, portando il tasso di disoccupazione a 5,1%.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,57% a 80,20.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie e le nuove abitazioni, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sull’IPP. È atteso l’intervento del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.