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Dollaro in salita contro i rivali, propensione al rischio in calo

Pubblicato 04.03.2013, 11:22
Aggiornato 04.03.2013, 11:23
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Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro le principali controparti negli scambi di questo lunedì, con il sentimento indebolitosi per via dei timori per la crescita negli USA e nella zona euro.

Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro è in salita contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,20% a 1,2991.

L’euro è rimasto sotto pressione dopo che il report Sentix ha mostrato che la fiducia dei consumatori è scesa a meno 10,6 a marzo da una lettura di meno 3,9 nel mese precedente, superando le aspettative di un calo a meno 5,2.

Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che il numero dei disoccupati in Spagna è salito meno del previsto a febbraio, in salita di 59.400 dopo un aumento di 132.100 nel mese precedente.

Gli analisti avevano previsto che il numero dei disoccupati sarebbe salito di 77.500 lo scorso mese.

L’euro si era indebolito venerdì dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’IPC nella zona euro è sceso ad un tasso annuo dell’1,8% a febbraio, da un tasso del 2,0% nel mese precedente. Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è salito ad un nuovo record dell’11,9% a gennaio.

Il biglietto verde è stabile contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,03% a 1,5030.

La sterlina è scesa al minimo di 31 mesi contro il dollaro,dopo che il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI del settore costruzioni del Regno Unito è sceso a 46,8 a febbraio, il minimo dal novembre 2009, da una lettura di 48,7 nel mese precedente.

Gli analisti avevano previsto una lettura dell’indice a 49,0 lo scorso mese.

I dati deboli hanno alimentato le aspettative che la Banca d’Inghilterra riprenderà il programma di allentamento quantitativo.

Il biglietto verde è pressoché invariato contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,03% a 93,56, e USD/CHF in salita dello 0,05% to 0,9431.

Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,27% a 1,0295, AUD/USD in calo dello 0,67% a 1,0135 e NZD/USD in calo dello 0,47% a 0,8213.

Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che le concessioni edilizie in Australia sono scese inaspettatamente a gennaio, in calo del 2,4% dopo il calo dell’1,7% nel mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento del 2,8% a gennaio.

Un secondo report ha mostrato che i profitti operativi delle aziende australiane sono scesi dell’1% nel quarto trimestre, in linea con le aspettative, dopo un calo del 2,7% nel trimestre precedente.

Gli annunci di lavoro in Australia sono saliti del 3% a febbraio, dopo un aumento dello 0,6% nel mese precedente.

L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,18% a 82,48.

I mercati sono cauti inoltre, dopo l’inizio dei tagli alla spesa pubblica noti come “sequestration”, pari a 85 miliardi di dollari, poiché i decisori statunitensi non sono riusciti a trovare un accordo sui tagli alle spese e sulla riforma delle tasse per superare la questione del deficit di bilancio del paese.

Il Presidente Barack Obama ha dichiarato ieri che potrebbe trovare un accordo coi repubblicani tramite i tagli al welfare come quelli al sistema sanitario.

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