Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo lunedì, iniziano a ridimensionarsi i timori scatenati dalla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea.
Si prevedono volumi ridotti sui mercati USA chiusi per la Festa dell’Indipendenza.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,3270, vicino a minimo di 31 anni di 1,3122 toccato il 27 giugno, un livello che non si registrava dal 1985.
Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit e del Chartered Institute of Purchasing & Supply si legge che l’indice dei direttori acquisti per il settore edile britannico è sceso ad un dato destagionalizzato di 46,0 dalla lettura di maggio di 51,2.
La sterlina è andata sotto forte pressione dopo la decisione shock del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, decisione che ha fatto sorgere i timori sull’impatto del voto sull’economia britannica e su quella mondiale.
Ulteriori pressioni sulla valuta giungono dalle dichiarazioni del Governatore della BoE Mark Carney, secondo il quale potrebbe rendersi necessario un ulteriore stimolo nel corso dell’estate; salgono dunque le aspettative su un imminente taglio dei tassi.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,17% a 1,1118.
Stamane i dati hanno mostrato che il numero dei disoccupati in Spagna è sceso di 124.300 unità a giugno, superando le aspettative di un calo di 74.300 unità e dopo il calo di 119.800 registrato lo scorso mese.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,15% a 102,61, mentre il cambio USD/CHF sale dello 0,21% a 0,9751.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,32% a 0,7517 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,39% a 0,7196.
L’aussie è rimasto supportato dopo che le elezioni tenutesi sabato in Australia non hanno ancora dato un risultato certo dopo lo spoglio di due terzi delle schede.
I mercati sembrano non aver tenuto conto dei dati di questa mattina dell’Ufficio Nazionale di statistica australiano, che hanno mostrato che il numero delle concessioni edilizie è sceso del 5,2% a maggio, contro le aspettative di un calo del 3,3%.
Ad aprile il dato ha mostrato un aumento del 3,3%, rivisto dalla precedente stima di un aumento del 3,0%. Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,25% a 1,2878.
Le valute legate alle materie prime sono state sostenute dai prezzi del petrolio più alti questo lunedì, dopo la notizia che le scorte USA la scorsa settimana sono scese più del previsto, facendo riavvicinare il greggio ai 50 dollari al barile.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,11 a 95,82.