Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro sale negli scambi europei di questo giovedì mattina, con i trader che si allontanano dalle valute più rischiose rivalutando le aspettative su un potenziale vaccino per il Covid-19.
Alle 3:55 ET (07:55 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei altre valute, sale dello 0,1% a 93,037, la coppia USD/JPY scende dello 0,1% a 105,28, mentre il cambio AUD/USD, sensibile al rischio, è in calo dello 0,2% a 0,7262.
L’annuncio di Pfizer (NYSE:PFE), a inizio settimana, circa i risultati positivi per il vaccino che sta sviluppando insieme a BioNTech ha visto il dollaro scendere ad un minimo di dieci settimane con un crollo di oltre il 10% dal picco di marzo. Tuttavia, l’entusiasmo si è poi ridimensionato e il dollaro è rimbalzato di quasi l’1%, con i trader che hanno risistemato le posizioni.
La coppia EUR/USD va giù dello 0,1% a 1,1770, proseguendo il calo dopo essere sceso dello 0,4% ieri sera, sulla scia delle parole della Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, secondo cui l’Europa potrebbe ancora vedere un’accelerazione della trasmissione del virus e restrizioni più severe, lasciando intendere la possibilità di maggiori allentamenti nell’immediato futuro.
“Sebbene non sia esclusa nessuna opzione, il programma di acquisti di emergenza per la pandemia (PEPP) e le TLTRO si sono dimostrati efficaci”, ha dichiarato il capo della BCE Christine Lagarde in occasione del forum della BCE sulle banche centrali ieri a Francoforte. “Di conseguenza, probabilmente rimarranno i principali strumenti per modificare la nostra politica monetaria”.
I suoi commenti sono stati interpretati come a suggerire che la BCE non taglierà ulteriormente il tasso di deposito.
Intanto, il cambio GBP/USD scende dello 0,3% a 1,3186 dollari, dopo la pubblicazione degli ultimi dati sulla crescita britannica. Questi dati hanno rivelato che l’economia del paese è cresciuta più lentamente del previsto, dell’1,1% a settembre rispetto ad agosto, ancor prima delle ultime restrizioni sulle attività.
Nel periodo luglio-settembre, il prodotto interno lordo è cresciuto al tasso record del 15,5% rispetto al trimestre precedente, una forte ripresa ma non ancora sufficiente a compensare il tonfo del 19,8% del secondo trimestre, quando il paese si trovava nella morsa del primo lockdown per il coronavirus.
“Ci aspettiamo un crollo del 6-7% del PIL britannico a novembre, che renderà “acqua passata” il rimbalzo senza precedenti del terzo trimestre”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
Intanto, la coppia USD/TRY balza dell’1,2% a 7,8923, con la lira che cede parte dei guadagni di quasi il 5% segnati ieri contro il dollaro.
Il Presidente Recep Tayyip Erdogan ieri ha promesso di contenere l’inflazione mettendo la Turchia su una strada sostenibile verso la crescita, notizia che arriva dopo che negli ultimi giorni aveva rimosso dall’incarico il capo della banca centrale ed il ministro dell’economia (suo genero).