Investing.com – Il dollaro statunitense è in salita contro le principali controparti, i timori per una possibile uscita della Grecia dalla zona euro hanno colpito il sentimento dei consumatori, mentre i dati del regno unito hanno pesato sulla domanda della sterlina.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, al massimo di 21 mesi, con EUR/USD in calo dello 0,30% a 1,2645.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, dopo le dichiarazioni del primo ministro greco Lucas Papademos che sembravano indicare che il paese è pronto ad affrontare l’ipotesi di un’uscita dalla zona euro.
Sebbene Papademos abbia chiarito che non ci sono preparative verso l’eventuale uscita dalla zona euro, i mercati restano avversi al rischio.
Intanto gli investitori restano cauti in vista del vertice UE, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
Il biglietto verde è salito al massimo di 2 mesi contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,34% a 1,5706.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato chele vendite al dettaglio sono scese al minimo dal gennaio 2010, segnando -2,3% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,8%.
I verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria hanno mostrato che i policymakers hanno considerato un maggiore stimolo, nei timori per le conseguenze sull’economia britannica della crisi del debito della zona euro.
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,66% a 79,42 e USD/CHF in salita dello 0,27% a 0,9497.
Lo yen ha trovato il supporto dalla decisione della Banca del Giappone di tenere stabile la politica monetaria, tenendo vicino allo zero il tasso di interesse, allo 0,01%, in seguito al meeting di stamane.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,17% a 1,0222, AUD/USD in calo dello 0,66% a 0,9745 e NZD/USD in calo dello 0,86% a 0,7478.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,16% a 81,93.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case esistenti.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, al massimo di 21 mesi, con EUR/USD in calo dello 0,30% a 1,2645.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, dopo le dichiarazioni del primo ministro greco Lucas Papademos che sembravano indicare che il paese è pronto ad affrontare l’ipotesi di un’uscita dalla zona euro.
Sebbene Papademos abbia chiarito che non ci sono preparative verso l’eventuale uscita dalla zona euro, i mercati restano avversi al rischio.
Intanto gli investitori restano cauti in vista del vertice UE, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
Il biglietto verde è salito al massimo di 2 mesi contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,34% a 1,5706.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato chele vendite al dettaglio sono scese al minimo dal gennaio 2010, segnando -2,3% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,8%.
I verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria hanno mostrato che i policymakers hanno considerato un maggiore stimolo, nei timori per le conseguenze sull’economia britannica della crisi del debito della zona euro.
Intanto il biglietto verde è sceso contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,66% a 79,42 e USD/CHF in salita dello 0,27% a 0,9497.
Lo yen ha trovato il supporto dalla decisione della Banca del Giappone di tenere stabile la politica monetaria, tenendo vicino allo zero il tasso di interesse, allo 0,01%, in seguito al meeting di stamane.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,17% a 1,0222, AUD/USD in calo dello 0,66% a 0,9745 e NZD/USD in calo dello 0,86% a 0,7478.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,16% a 81,93.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case esistenti.