Investing.com – Il dollaro è in salita contro le principali controparti oggi, nei timori per la crisi del debito della zona euro che hanno spinto gli investitori a scegliere il biglietto verde come valuta rifugio.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,27% a 1,3091.
Ma il sentimento resta sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo, in un clima di incertezza circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,35% a 1,5976.
La sterlina è rimasta supportata dai dati del Regno Unito che hanno mostrato un aumento minore del previsto del numero di persone che hanno richiesto un sussidio di disoccupazione nello scorso mese, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente.
Sempre oggi i verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE hanno mostrato che sono un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario, dopo che 2 dei 9 membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore a marzo.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,76% a 81,45, ed ha segnato forti guadagni contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in salita dello 0,38% a 0,9187.
Intanto il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD su dello 0,05% a 0,9896, AUD/USD in calo dello 0,08% a 1,0339 e NZD/USD in calo dello 0,78% a 0,8197.
Le monete legate alle materie prime sono rimaste supportate del FMI, che ha aumentato le previsioni di crescita economica del 3,5%, contro la principale stima di +3,3%, per via del miglioramento dell’economia statunitense.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,29% a 79,93.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno
dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,27% a 1,3091.
Ma il sentimento resta sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo, in un clima di incertezza circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,35% a 1,5976.
La sterlina è rimasta supportata dai dati del Regno Unito che hanno mostrato un aumento minore del previsto del numero di persone che hanno richiesto un sussidio di disoccupazione nello scorso mese, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente.
Sempre oggi i verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE hanno mostrato che sono un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario, dopo che 2 dei 9 membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore a marzo.
Il dollaro è salito contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,76% a 81,45, ed ha segnato forti guadagni contro il franco svizzero, con ed USD/CHF in salita dello 0,38% a 0,9187.
Intanto il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD su dello 0,05% a 0,9896, AUD/USD in calo dello 0,08% a 1,0339 e NZD/USD in calo dello 0,78% a 0,8197.
Le monete legate alle materie prime sono rimaste supportate del FMI, che ha aumentato le previsioni di crescita economica del 3,5%, contro la principale stima di +3,3%, per via del miglioramento dell’economia statunitense.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,29% a 79,93.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno
dati ufficiali sulle scorte di greggio.