Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro è in salita negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, mentre i trader seguono con attenzione i negoziati in corso a Washington sul possibile nuovo pacchetto di stimolo.
Alle 2:55 AM ET (0655 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento di un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,1% a 92,713, in rimbalzo dopo aver toccato il minimo dal 2 settembre durante la notte.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,1% a 1,1851, leggermente in calo dal minimo di un mese di 1,1865 toccato mercoledì, mentre il cambio USD/JPY è in salita dello 0,1% a 104,64.
Il dollaro si è indebolito mercoledì per via della speranza sul raggiungimento di un accordo, che ha alimentato la domanda sugli asset più rischiosi, ma l’ottimismo è sceso giovedì a causa dell’opposizione dai Repubblicani sull’entità del pacchetto di aiuti.
I negoziati tra la Presidente della Camera Nancy Pelosi ed il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin continueranno nel corso della giornata, ma si dubita
che le ultime misure di stimolo vengano approvate prima del 3 novembre.
Il Beige Book della Federal Reserve ha indicato ieri che l’economia USA è cresciuta ad un ritmo da “debole a modesto” mentre i trend occupazionali sono stati deludenti. Alla luce di ciò, i trader seguiranno con ancora più attenzione i dati sulle richieste di sussidio nel corso della giornata.
Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,1% a 1,3134 dopo essere schizzato al massimo di sei settimane dopo che il negoziatore capo per la Gran Bretagna ha dichiarato che i dialoghi con l’UE riprenderanno questo pomeriggio.
Il cambio USD/TRY è in calo dello 0,1% a 7,8032 in vista del vertice di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia.
La banca ha sorpreso i mercati il mese scorso con l’aumento di 200 punti, una mossa decisa per combattere l’inflazione a doppia cifra e il minimo storico della lira. Tuttavia, da allora la valuta è crollata di un ulteriore 4%.
La gran parte degli economisti crede che la banca centrale turca continuerà a stringere la politica monetaria, alzando il tasso di interesse di 175 punti base al 12%, secondo un sondaggio di Reuters.