Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il dollaro si rafforza nei primi scambi in Europa questo lunedì, la Russia ha lanciato una serie di missili contro le città ucraine, compresa la capitale Kiev, in quella che sembra una risposta all’attacco al ponte sullo stretto di Kerch nel weekend.
Alle 09:35 CEST, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei valute, sale dello 0,12% a 112,92, approfittando della richiesta di asset rifugio in scia all’escalation del conflitto che pesa sulle valute europee da febbraio.
Gli attacchi missilistici hanno colpito obiettivi civili, compreso il famoso parco Shevchenko di Kiev. E seguono la nomina di un nuovo comandante per quella che la Russia definisce una “operazione militare speciale”, il veterano Sergey Surovikin.
Il dollaro è ancora supportato dal report sul mercato del lavoro USA di venerdì relativo al mese di settembre, da cui è emerso che l’occupazione continua a crescere in modo solido, riducendo le speranze di una fine anticipata del ciclo di aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve. Il mercato dei bond è tranquillo, con la curva del rendimento dei Treasury sia a breve che a lunga scadenza di fatto invariata rispetto alla chiusura di venerdì.
La sterlina è al centro della scena: la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che sostituirà le aste di emergenza degli acquisti di Gilt, lanciate dopo il criticato “mini-budget” del nuovo governo, con una nuova serie di operazioni di prestito.
La sterlina sale dello 0,2% a 1,1103 dollari.
L’euro, invece, scende dello 0,1% a 0,9729, nella delusione per la mancanza di progressi da parte dei leader UE nel trovare un accordo su come gestire i bisogni di combustibile del continente in inverno. Le lunghe trattative a Praga venerdì sulla proposta di un tetto al prezzo del gas non hanno portato risultati concreti.
Nel corso della giornata, sono previsti gli interventi del capo economista della BCE Philip Lane e del Presidente della Bundesbank Joachim Nagel. Negli Stati Uniti, parleranno la vice Presidente della Fed Lael Brainard e il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans.