Investing.com – Il dollaro statunitense è in calo contro le principali controparti, il sentimento dei mercati ha trovato il supporto dopo che i leader del G8 hanno affermato la volontà a tenere la Grecia nella zona euro; tuttavia i timori sulla crisi del debito hanno supportato la richiesta di valuta rifugio.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro si è mosso poco contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,21% a 1,2752.
L’euro ha trovato il supporto dopo che i leader del Gruppo delle 8 principali economie si sono detti decisi a tenere la Grecia nella zona euro, e si sono impegnati a prendere delle misure per spingere l’economia.
Tuttavia gli investitori restano cauti poiché il gruppo dei G8 non è riuscito a trovare un accordo su come placare l’agitazione dei mercati derivante dalla crisi della zona euro.
C’è incertezza sui mercati riguardo all’esito delle elezioni del 17 giugno in Grecia, che hanno acceso i timori sulla capacità del paese di onorare i propri impegni finanziari e sulla possibilità di un’uscita dalla zona euro.
Intanto, i timori sul settore bancario spagnolo continuano a pesare, con il rendimento dei titoli a 10 anni che ha toccato il 6,29%.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,15% a 1,5791.
Il primo ministro David Cameron ha affermato che il popolo greco dovrà decidere tra onorare i propri impegni finanziari o lasciare la zona euro, alla tornata delle elezioni del prossimo mese.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,33% a 78,29 e USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9420.
Il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 1,0224, AUD/USD in calo dello 0,06% a 0,9837 e NZD/USD in salita dello 0,28% a 0,7581.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,26% a 81,44.
I mercati attendono inoltre il primo incontro che si terrà oggi a Berlino tra il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il suo omologo francese, appena insediatosi, Pierre Moscovici, mentre i leader UE si preparano per il vertice di Bruxelles di mercoledì.
Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro si è mosso poco contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,21% a 1,2752.
L’euro ha trovato il supporto dopo che i leader del Gruppo delle 8 principali economie si sono detti decisi a tenere la Grecia nella zona euro, e si sono impegnati a prendere delle misure per spingere l’economia.
Tuttavia gli investitori restano cauti poiché il gruppo dei G8 non è riuscito a trovare un accordo su come placare l’agitazione dei mercati derivante dalla crisi della zona euro.
C’è incertezza sui mercati riguardo all’esito delle elezioni del 17 giugno in Grecia, che hanno acceso i timori sulla capacità del paese di onorare i propri impegni finanziari e sulla possibilità di un’uscita dalla zona euro.
Intanto, i timori sul settore bancario spagnolo continuano a pesare, con il rendimento dei titoli a 10 anni che ha toccato il 6,29%.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,15% a 1,5791.
Il primo ministro David Cameron ha affermato che il popolo greco dovrà decidere tra onorare i propri impegni finanziari o lasciare la zona euro, alla tornata delle elezioni del prossimo mese.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,33% a 78,29 e USD/CHF in salita dello 0,23% a 0,9420.
Il biglietto verde è misto nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,02% a 1,0224, AUD/USD in calo dello 0,06% a 0,9837 e NZD/USD in salita dello 0,28% a 0,7581.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,26% a 81,44.
I mercati attendono inoltre il primo incontro che si terrà oggi a Berlino tra il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble e il suo omologo francese, appena insediatosi, Pierre Moscovici, mentre i leader UE si preparano per il vertice di Bruxelles di mercoledì.