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Dollaro invariato dopo i dati USA deboli

Pubblicato 20.09.2016, 14:41
© Reuters.  I dati sulle nuove costruzioni e sulle concessioni edili USA salgono meno del previsto a giugno
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Investing.com - Il dollaro resta pressoché invariato contro le altre principali valute questo martedì, con gli investitori che attendono i prossimi vertici di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca del Giappone.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,08% a 1,1184.

Nel report del Dipartimento per il Commercio USA si legge che le nuove costruzioni sono crollate del 5,8% ad un dato destagionalizzato di 1,142 milioni di unità il mese scorso dal totale luglio di 1,212 milioni di unità, contro le previsioni di un calo dell’1,7% ad agosto.

Intanto, il numero delle concessioni edilizie è sceso inaspettatamente dello 0,4% ad un dato destagionalizzato di 1,139 milioni di unità dai precedenti 1,144 milioni di unità. Gli economisti avevano previsto un incremento del 2,5%, a 1,170 milioni di unità ad agosto

Gli investitori restano piuttosto cauti con il dollaro USA, in attesa dell’inizio del vertice mensile di politica della Fed, nell’incertezza su un possibile aumento dei tassi.

Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,50% a 1,2964, il minimo dal 16 agosto.

Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,18% a 101,85, mentre il cambio USD/CHF è in calo dello 0,10% a 0,9792.

Gli operatori dei mercati attendono i vertici della BoJ questa settimana, nella speculazione di un possibile ulteriore taglio dei tassi in territorio negativo.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,23% a 0,7550 ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,75% a 0,7348.

Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,23% a 1,3233.

Sulle valute legate alle materie prime pesa il calo dei prezzi del greggio dopo le dichiarazioni del Venezuela secondo cui le scorte globali dovrebbero scendere del 10% per riportare la produzione ai livelli dei consumi, alimentando i timori per l’eccesso di scorte.

I prezzi del greggio sono saliti lo scorso lunedì dopo che il Venezuela ha dichiarato che i produttori OPEC e non-OPEC sarebbero vicini ad un accordo.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 95,87.

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