Investing.com - Il dollaro rimane pressoché invariato vicino al minimo di due settimane e mezzo contro le altre principali valute questo giovedì, l’ottimismo per la riforma fiscale USA continua a ridimensionarsi in vista delle feste di Natale.
Il biglietto verde sembra non aver risentito della notizia che la Camera dei Rappresentanti ieri ha dato l’approvazione finale alla più grande riforma fiscale statunitense degli ultimi 30 anni, una importante vittoria politica per il Presidente Donald Trump.
Gli operatori dei mercati sono cauti inoltre in attesa del report finale sulla crescita economica USA del terzo trimestre, previsto nel corso della giornata, nonché dei dati sull’attività manifatturiera e sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,20% a 92,45 alle 05:15 ET (09:15 GMT), staccandosi dal minimo di due settimane e mezzo della seduta precedente di 92,76.
L’euro è stabile, con la coppia EUR/USD a 1,1880, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,08% a 1,3386.
Lo yen e il franco svizzero sono pressoché invariati, con la coppia USD/JPY a 113,47 e il cambio USD/CHF a 0,9865.
Come previsto, la Banca del Giappone ha lasciato invariata la politica monetaria questa mattina.
La banca centrale ha sottolineato inoltre che l’inflazione è ancora lontana dall’obiettivo del 2% nonostante l’economia in crescita.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,09% a 0,7660 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,20% a 0,7000.
Stamane, Statistics New Zealand ha reso noto che l’economia del paese è cresciuta dello 0,6% nel terzo trimestre, più dello 0,5% previsto. Su base annua, l’economia neozelandese è cresciuta al tasso del 2,7% lo scorso trimestre, più del 2,3% previsto.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,2834.