Investing.com – Il dollaro statunitense è in salita contro le principali controparti quest’oggi, il sentimento dei mercati è supportato in vista di un summit dell’Unione Europea, nella speranza che i leader possano trovare l’accorso su nuove misure per superare la crisi.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40% a 1,2766.
Il sentimento sull’euro resta piuttosto fragile, in vista
del vertice UE di mercoledì, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
È di stamane la decisione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) di tagliare la previsione di crescita per il 2012 e 2013, avvertendo che una “combinazione tra fragilità finanziaria, aumento della disoccupazione e sofferenza sociale possano accendere un contagio politico ed una reazione avversa dei mercati”.
Intanto la Spagna ha venduto con successo all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato a breve termine, ma il paese ha visto un aumento del rendimento medio, spinto dai timori per le previsioni economiche e la saluta del sistema bancario del paese.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,31% a 1,5786.
La sterlina ha iniziato a scendere contro il dollaro dopo che nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è scesa al minimo di 2 anni del 3% ad aprile, accendendo la speculazione su un eventuale intervento da parte della banca centrale, al fine di sostenere l’economia britannica.
Al contempo, Christine Lagarde, Direttore de FMI, ha dichiarato in merito all’economia britannica che il governo potrebbe allentare il passo del programma di austerità se la crescita economica rimarrà così lenta, mentre sarà considerato inoltre un maggiore stimolo monetario.
Le dichiarazioni sono giunte dopo un esame del FMI all’economia britannica.
Sempre oggi, i dati ufficiali i dati sul debito netto del settore pubblico del Regno Unito hanno mostrato un surplus inatteso di 18,8 miliardi di sterline ad aprile, spinto dal transfer di un asset Royal Mail. Gli analisti avevano previsto un deficit di 5,8 miliardi di sterline.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,73% a 79,81 e USD/CHF in salita dello 0,38% a 0,9407.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro dopo che l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating del debito sovrano del Giappone, ad A+ da AA, a causa del crescente debito della nazione e dei rischi al credito.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,10% a 1,0163, AUD/USD in calo dello 0,26% a 0,9889 e NZD/USD in calo dello 0,49% a 0,7613.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che le previsioni di inflazione del secondo trimestre sono scese a 2,4% dal 2,5% nel trimestre a marzo; i dati hanno fatto scendere le aspettative di un aumento del tasso della banca centrale nei prossimi mesi.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,36% a 81,38.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case esistenti.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,40% a 1,2766.
Il sentimento sull’euro resta piuttosto fragile, in vista
del vertice UE di mercoledì, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
È di stamane la decisione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) di tagliare la previsione di crescita per il 2012 e 2013, avvertendo che una “combinazione tra fragilità finanziaria, aumento della disoccupazione e sofferenza sociale possano accendere un contagio politico ed una reazione avversa dei mercati”.
Intanto la Spagna ha venduto con successo all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato a breve termine, ma il paese ha visto un aumento del rendimento medio, spinto dai timori per le previsioni economiche e la saluta del sistema bancario del paese.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,31% a 1,5786.
La sterlina ha iniziato a scendere contro il dollaro dopo che nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è scesa al minimo di 2 anni del 3% ad aprile, accendendo la speculazione su un eventuale intervento da parte della banca centrale, al fine di sostenere l’economia britannica.
Al contempo, Christine Lagarde, Direttore de FMI, ha dichiarato in merito all’economia britannica che il governo potrebbe allentare il passo del programma di austerità se la crescita economica rimarrà così lenta, mentre sarà considerato inoltre un maggiore stimolo monetario.
Le dichiarazioni sono giunte dopo un esame del FMI all’economia britannica.
Sempre oggi, i dati ufficiali i dati sul debito netto del settore pubblico del Regno Unito hanno mostrato un surplus inatteso di 18,8 miliardi di sterline ad aprile, spinto dal transfer di un asset Royal Mail. Gli analisti avevano previsto un deficit di 5,8 miliardi di sterline.
Intanto il biglietto verde è salito contro lo yen e contro il franco svizzero, con USD/JPY in salita dello 0,73% a 79,81 e USD/CHF in salita dello 0,38% a 0,9407.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro dopo che l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating del debito sovrano del Giappone, ad A+ da AA, a causa del crescente debito della nazione e dei rischi al credito.
Il biglietto verde è salito nei confronti delle controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,10% a 1,0163, AUD/USD in calo dello 0,26% a 0,9889 e NZD/USD in calo dello 0,49% a 0,7613.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che le previsioni di inflazione del secondo trimestre sono scese a 2,4% dal 2,5% nel trimestre a marzo; i dati hanno fatto scendere le aspettative di un aumento del tasso della banca centrale nei prossimi mesi.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,36% a 81,38.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case esistenti.