Investing.com - Il periodo di vacanza e l’imminente pubblicazione della dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve fanno restare limitati i movimenti sul mercato del Forex questo mercoledì mattina, con l’euro che mantiene la maggior parte dei guadagni sulla scia del report sul PIL migliore del previsto di ieri.
Con le borse in Giappone e nella maggior parte d’Europa chiuse, la dichiarazione della Fed, attesa alle 15 ET (18:00 GMT) e la successiva conferenza stampa del Presidente Jerome Powell probabilmente cattureranno tutta la luce dei riflettori nel corso della giornata.
Ci si aspetta che i tassi ufficiali restino invariati, quindi l’attenzione sarà rivolta sull’interpretazione della Fed del report sul PIL della scorsa settimana. Gli analisti affermano che la dinamica di base dell’economia è stata più debole rispetto al dato suggerito di una crescita annua del 3,2%, ma non tanto debole da garantire un taglio dei tassi di interesse, come vorrebbe invece il Presidente Donald Trump.
Alle 03:00 AM ET (07:00 GMT), l’euro si attesta a 1,1223 dollari, su di meno lo 0,1% rispetto agli scambi di ieri sera a New York, nei sospetti che il report sul PIL della zona euro pubblicato ieri possa non essere stato tanto forte come sembra.
“Sebbene i rischi a brevissimo termine derivanti dalla Brexit e dalla politica italiana si siano ridotti, riteniamo che probabilmente resteranno presenti fino alla fine dell’anno”, scrivono in una nota ai clienti gli analisti di Barclays. Spiegano che è molto più probabile che la crescita rallenti ancora piuttosto che si riprenda dallo 0,4% del primo trimestre.
La sterlina, intanto, resta poco al di sopra di 1,3000 dollari dopo che il Partito Laburista all’opposizione ha rifiutato di sostenere un secondo referendum sulla Brexit nella sua campagna per le elezioni parlamentari europee di questo mese.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è pressoché invariato a 97,205.
Intanto, sembrano aumentate le probabilità che Stati Uniti e Cina stringano presto un accordo commerciale, in seguito alle notizie secondo cui gli USA avrebbero rinunciato ad una delle principali richieste, ossia che la Cina la smetta con le accuse di furto cibernetico. Fonti del Financial Times affermano che ciò renderà più probabile un accordo annacquato.
“Le trattative non possono continuare a tempo indefinito ed entrambe le parti hanno bisogno di una vittoria”, spiega Helen Thomas, fondatrice di Blonde Money ad Oxford. Il Presidente Donald Trump “non può avere sempre tutto quello che vuole”, ha detto, parlando delle trattative passate con il Messico e la Corea del Nord, “ma non gli interessa. Fino a quando potrà farla passare come una vittoria, non gli interessano i dettagli”.