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Dollaro stabile contro i rivali, il greggio riprende a scendere

Pubblicato 02.02.2016, 12:11
© Reuters.  Dollaro pressoché invariato contro i rivali, riflettori di nuovo puntati sul greggio
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Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo martedì, il prezzo del greggio ha ripreso a scendere e persistono i timori per la crescita economica globale.

Il cambio USD/JPY scende dello 0,18% a 120,81.

Lo yen, tradizionale valuta rifugio, si è rafforzato poiché il prezzo del greggio è tornato vicino ai 31 dollari al barile dopo aver oscillato sopra i 34 dollari al barile nelle ultime tre sedute.

Intanto, gli investitori restano cauti tra le preoccupazioni per la crescita economica globale dopo i dati di ieri che hanno rivelato che l’attività del settore manifatturiero in Cina ha segnato una contrazione per il sesto mese consecutivo a gennaio.

Il cambio EUR/USD sale dello 0,23% a 1,0912.

Questa mattina, l’Eurostat ha reso noto che il tasso di disoccupazione della zona euro è sceso al 10,4% dal 10,5% di novembre. Si tratta del minimo mai registrato nella zona euro dal settembre del 2011. Gli analisti avevano previsto che il tasso di disoccupazione restasse stabile al 10,5% a dicembre.

Il report ha seguito i dati dell’Ufficio Federale di Statistica tedesco da cui è emerso che il tasso di disoccupazione è sceso al 6,2% a gennaio dal 6,3% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che il tasso di disoccupazione restasse stabile al 6,3% il mese scorso.

Il numero dei disoccupati in Germania è sceso di 20.000 unità il mese scorso, molto più delle 7.000 unità previste. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuite di 16.000 unità a dicembre, dato rivisto da un calo precedentemente riportato di 14.000 unità.

Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,35% a 1,4382 ed il cambio USD/CHF su dello 0,21% a 1,0221.

La sterlina è andata sotto pressione quando l’agenzia di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore edile britannico è sceso a 55,0 il mese scorso da una lettura di 57,8 di dicembre. Gli economisti avevano previsto un calo a 57,0 a gennaio.

Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,51% a 1,4015 poiché il crollo del prezzo del greggio ha ridotto la domanda del loonie, legato alla materia prima.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,82% a 0,7055 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,86% a 0,6491.

Come previsto, questa mattina, la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,00%.

Nella dichiarazione seguita alla decisione, la banca centrale ha spiegato tuttavia che l’inflazione bassa potrebbe “comportare ulteriori allentamenti della politica monetaria”.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 99,01.

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