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Dollaro stabile dopo i dati sulle richieste di disoccupazione USA

Pubblicato 14.01.2016, 14:38
Il dollaro resta stabile dopo i dati USA positivi
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Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo giovedì dopo i dati che hanno mostrato un aumento inaspettato delle richieste di sussidio di disoccupazione negli USA la scorsa settimana, mentre persistono i timori legati al crollo del prezzo del greggio.

Secondo il Dipartimento per il Lavoro USA, il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata l’8 gennaio è salito di 7.000 unità a 284.000 dal totale della settimana precedente di 277.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 2.000 unità a 275.000.

Il dollaro si è precedentemente rafforzato poiché il prezzo del Brent, il riferimento globale, è crollato sotto i 30 dollari al barile per la prima volta dal 2004, per via dell’eccesso delle scorte globali e dei timori per un indebolimento in Cina.

Il crollo del prezzo del greggio pesa sul dollaro australiano, canadese e neozelandese, valute legate alla materia prima.

Il cambio AUD/USD è stabile a 0,6953, vicino al minimo di quattro mesi di 0,6930, la coppia NZD/USD scende dello 0,90% al minimo di due mesi di 0,6457 e il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,4348 dopo essere salito ad un nuovo massimo di 12 anni e mezzo di 1,4398 all’inizio della giornata.

Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha riportato che il numero degli occupati è sceso di 1.000 unità a dicembre, contro le aspettative di un calo di 12.500 unità.

Il numero degli occupati è salito di 75.000 unità a novembre, dato rivisto da un aumento precedentemente stimato di 71.400 unità.

Il tasso di disoccupazione in Australia è rimasto invariato al 5,8% a dicembre, contro le aspettative di un aumento al 5,9%.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,10% a 117,80.

Gli investitori restano cauti dopo la notizia di questa mattina di una serie di esplosioni e sparatorie nel cuore di Giacarta, capitale dell’Indonesia. Finora si contano quattro morti.

Il cambio EUR/USD sale dello 0,16% a 1,0892.

L’euro si è indebolito dopo i verbali del vertice del 3 dicembre della Banca Centrale Europea da cui è emerso che alcuni membri del consiglio direttivo sono a favore di un taglio maggiore del tasso di deposito rispetto a quanto precedentemente annunciato.

Nei verbali si legge inoltre che è stato proposto un aumento del programma di acquisti mensili di asset nell’ambito del programma di allentamento monetario dai 60 miliardi di euro attuali.

Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina ed il franco svizzero, con la coppia GBP/USD a 1,4401, vicino al minimo di cinque anni di 1,4349 di martedì, e con il cambio USD/CHF a 1,0049.

Stamane i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca d’Inghilterra hanno rivelato che per la maggior parte dei legislatori il previsto aumento dell’inflazione sarà “più graduale a breve termine rispetto a quanto stimato nel report di novembre della Commissione sulle previsioni di inflazione”.

Anche la recente volatilità registrata sui mercati finanziari ha contribuito a mettere in evidenza i rischi ribassisti per la crescita globale, secondo quanto emerge dai verbali.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 98,91.

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