Di Peter Nurse
Investing.com – Il dollaro USA è stabile negli scambi di questo lunedì, dopo il rilascio di dati positivi sull’occupazione, mentre l’euro si è indebolito dopo le notizie di possibili nuove sanzioni contro la Russia.
Alle 09:55 AM CEST, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è in leggero calo a 98,612.
Il report sull’occupazione di marzo ha confermato una forza dell’economia ed un mercato del lavoro forte, con l’occupazione non agricola in salita di 431.000 unità il mese scorso, dopo la revisione al rialzo di 750.000 unità, contro le 678.000 precedentemente riportate a febbraio.
Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso al minimo di due anni del 3,6% e gli stipendi sono aumentati, dando margine alla Federal Reserve per alzare i tassi più decisamente a maggio.
Il mercato del bond del Tesoro ha già risposto a queste aspettative, con il rendimento dei titoli a 2 anni vicino al 2,5%.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,2% a 122,72. Il cambio è salito molto a marzo mese per via delle diverse posizioni in tema di politica monetaria.
Il biglietto verde è salito anche contro euro e sterlina: il cambio EUR/USD è in calo dello 0,1% a 1,1044, dopo la notizia di possibili nuove sanzioni contro la Russia, dopo le accuse di crimini di guerra nella città di Bucha.
La ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht ha dichiarato che l’UE dovrebbe parlare del blocco alle importazioni di gas russo, argomento evitato finora dall’unione, nonostante le pressioni dagli USA.
Una mossa del genere avrebbe delle severe conseguenze sulla zona euro e sulla moneta unica.
La coppia GBP/USD è in calo dello 0,2% a 1,3133, il cambio AUD/USD è in salita dello 0,2% a 0,7513 in vista del vertice della Reserve Bank of Australia di martedì, mentre il cambio USD/CNY è invariato a 6,3634, con i mercati chiusi per festa nazionale.
Il cambio USD/TRY è in salita dello 0,1% a 14,7037 in vista del rilascio degli ultimi dati sull’inflazione, che si prevede possa mettere pressione sulla lira.