Investing.com - Il dollaro sale contro la sterlina e le valute dei mercati emergenti negli scambi europei di questo mercoledì mattina, ma rimane in range stretto contro la maggior parte degli altri rivali mentre i mercati si preparano ai due giorni di testimonianza davanti al Congresso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Powell comincerà la sua testimonianza alle 10 ET (14:00 GMT), in un clima di elevata incertezza sull’andamento dei tassi di interesse nel resto dell’anno. Il mercato ha abbassato le aspettative su un allentamento immediato e ad alto impatto della politica monetaria sulla scia del report migliore del previsto sull’occupazione USA pubblicato venerdì, ma prevede ancora un taglio di 25 punti base dei tassi quando il Federal Open Markets Committee si incontrerà a fine mese.
Il dollaro si è stabilizzato da venerdì, ma molti analisti ritengono che abbia superato il picco ciclico, considerato che il prossimo movimento è più probabile che sia al ribasso piuttosto che al rialzo. Gli analisti di ING evidenziano come il costo di acquisto di protezione da un calo dell’euro sia crollato nettamente nelle ultime settimane, mentre il costo di acquisto di protezione contro un apprezzamento dell’euro sia in qualche modo aumentato.
Ciononostante, l’esperto di strategie di ING Chris Turner, la scorsa settimana ha affermato che “sembra ancora troppo presto per prevedere una mossa al rialzo del cambio EUR/USD”, date le probabilità di un allentamento della Banca Centrale Europea e le minacce all’economia della zona euro derivanti dai possibili dazi all’importazione USA, dalla Brexit e dai problemi di bilancio dell’Italia.
Alle 3.45 ET (07:45 GMT), l’euro si attesta a 1,1216 dollari, su dello 0,1% rispetto a ieri sera. L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di rivali dei mercati sviluppati, resta invariato a 97,08.
I riflettori in Europa questa mattina saranno nuovamente puntati sulla sterlina. La valuta britannica ha segnato un nuovo minimo di due anni contro il dollaro nei primi scambi, in attesa del report che probabilmente mostrerà che l’economia del paese si è contratta per la prima volta dal 2012.
La sterlina ha inoltre segnato il minimo di sei mesi contro l’euro, malgrado i numerosi segnali del fatto che la Banca Centrale Europea possa annunciare una qualche forma di allentamento monetario durante il vertice di fine luglio.
Alle 3:45 ET, la sterlina si attesta a 1,2458 dollari, su dal minimo intraday di 1,2444 dollari, mentre è scambiata a 1,1106 euro, dopo essere scesa sotto gli 1,1100 per la prima volta da dicembre.