Investing.com – Il dollaro è salito contro lo yen questo martedì, dopo una serie di dati deboli che hanno riacceso i timori per la crescita e la specualazione che le banche centrali mondiali agiscano per supportare l’economia globale.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,85 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 79,82, in salita dello 0,39%.
Supporto a 79,12 minimo del 29 giugno e resistenza a 80,32, massimo del 21 giugno.
Ieri l’ISM ha dichiarato che l’attività manifatturiera USA è scesa a 49,7 a giugno, al livello più basso dal luglio 2009, dal 53,5 di maggio.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
I dati ufficiali hanno mostrato ieri che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi.
I report deludenti hanno fatto seguito a quelli relativi al setotre manifatturierro cinese che ha segnato la minore crescita degli ultimi 7 mesi a giugno, con un calo delle esportazioni al livello più basso da marzo 2009.
Gli operatori sperano verso ulteriori misure da Pechino per spingere la crescita della seconda economia mondiale.
In Giappone, i dati ufficiali hanno mostrato che i guadagni sono scesi inaspettatamente a maggio, in calo dello 0,8% dopo un aumento dello 0,2% nel mese precedente. Gli analisti avevano atteso un aumento dello 0,6% a maggio.
Lo yen è in sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,61% a 100,60.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,85 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 79,82, in salita dello 0,39%.
Supporto a 79,12 minimo del 29 giugno e resistenza a 80,32, massimo del 21 giugno.
Ieri l’ISM ha dichiarato che l’attività manifatturiera USA è scesa a 49,7 a giugno, al livello più basso dal luglio 2009, dal 53,5 di maggio.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
I dati ufficiali hanno mostrato ieri che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori osserveranno inoltre il vertice della BCE fissato per questo giovedì, nelle aspettative verso un taglio degli interessi.
I report deludenti hanno fatto seguito a quelli relativi al setotre manifatturierro cinese che ha segnato la minore crescita degli ultimi 7 mesi a giugno, con un calo delle esportazioni al livello più basso da marzo 2009.
Gli operatori sperano verso ulteriori misure da Pechino per spingere la crescita della seconda economia mondiale.
In Giappone, i dati ufficiali hanno mostrato che i guadagni sono scesi inaspettatamente a maggio, in calo dello 0,8% dopo un aumento dello 0,2% nel mese precedente. Gli analisti avevano atteso un aumento dello 0,6% a maggio.
Lo yen è in sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,61% a 100,60.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali.