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Euro giù: dati deboli sull’indice PMI e l’occupazione nella zone euro

Pubblicato 02.05.2012, 12:32
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Investing.com – L’euro è in calo contro le principali controparti, in seguito ai dati che mostrano che l’attività manifatturiera nella zona euro è scesa al minimo di 34 mesi lo scorso mese, mentre il tasso di disoccupazione è salito ad un nuovo record a marzo.

Durante la tarda mattinata degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,65% a 1,3151.

L’euro ha risentito dei dati della zona euro, che mostrano che l’indice PMI manifatturiero è sceso a 45,9 ad aprile, il minimo dal giungo 2009, contro il 47,7 di marzo e contro le stime di una lettura a 46.0.

I dati mostrano gli effetti della crisi sulle economia dell’area dell’euro, con la produzione industriale tedesca è scesa al passo più veloce dal luglio 2009.

Un secondo report ha mostrato un aumento del tasso di disoccupazione lo scorso mese.

Nella zona euro i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nelle 17 nazioni dell’euro zona è arrivato al record del 10,9% a marzo.

In Italia i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è arrivato inaspettatamente al 9,8% a marzo, il massimo dall’inizio della raccolta dati nel 2004, contro il 9,3% del mese precedente.

La moneta unica è scesa al minimo di 22 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,50% a 0,8119.

La sterlina è rimasta supportata da un report che mostra che il settore edile del Regno Unito è sceso meno del previsto ad aprile, ,mentre le approvazioni dei mutui sono aumentate inaspettatamente a marzo.

Nel Regno Unito l’indice PMI del settore costruzioni ha toccato 55,8 ad aprile contro il 56,7 di marzo, superando le stime di una lettura a 54.0, indicando che il settore continua la sua ripresa.

L’euro è sceso contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,33% a 105,68, ma è rimasto pressoché invariato contro il franco svizzero, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2016.

Intanto la moneta unica è scesa nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con
EUR/CAD in calo dello 0,54% a 1,2971, EUR/AUD in calo dello 0,64% a 1,2727 ed EUR/NZD giù dello 0,36% a 1,6178.

Le valute legate alle materie prime hanno trovato il supporto dall’indice dell'attività manifatturiera cinese HSBC, salito a 49,3 ad aprile, dai 48,3 dello scorso mese, indicando una ripresa nella seconda economia mondiale.

Gli USA rilasceranno quest’oggi un report ADP sull’occupazione non agricola, seguita dai dati del governo sugli ordinativi di fabbrica e le scorte di greggio.

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