Investing.com – L’euro è sceso contro le principali controparti, dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato un calo degli ordini industriali a gennaio, i mercati attendono intanto l’esito dell’accordo greco sullo swap del debito.
L’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,19% a 1,3137.
Si riaffacciano i timori per la principale economia della zona euro, dopo i dati ufficiali che mostrano che gli ordini di fabbrica sono scesi del 2,7% destagionalizzato, contro le aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’euro ha trovato un certo supporto dalla scadenza per la firma dell’accordo swap da parte dei creditori, un accordo che mira al writing down del 53,5% del debito del paese, pari a 177 miliardi di euro.
La partecipazione di oltre il 75% dei creditori è una condizione necessaria ad Atene per assicurarsi il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro ed evitare il default alla scadenza del 20 marzo.
L’euro è salito contro la sterlina ed il franco svizzero, con EUR/GBP in salita dello 0,13% a 0,8354 ed EUR/CHF in salita dello 0,05% a 1,2054.
Stamane la Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato che le riserve in valute straniere sono scese a 224,9 miliardi di franchi svizzeri contro i 229,4 miliardi del mese precedente.
I dati hanno fatto seguito a quelli sul tasso di disoccupazione, stabile al 3,1% per il terzo mese consecutivo a febbraio.
La moneta unica è salita leggermente contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,2% a 106,08.
La moneta unica è scesa contro i dollari australiani, neozelandesi e canadesi : EUR/AUD in calo dello 0,101% a 1,2424, EUR/NZD in calo dello 0,56% a 1,6047 ed EUR/CAD su dello 0,07% a 1,3146.
In Australia i dati ufficiali mostrano un livello di crescita economica del paese nel 4° trimestre inferiore al previsto, con un aumento dello 0,4% nel quarto trimestre, contro le aspettative di un aumento dello 0,7%.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno un report ADP sull’occupazione non agricola, seguito dai dati sulla produttività non agricola e sul costo del lavoro, nonché un report sulle scorte di greggio.
L’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD giù dello 0,19% a 1,3137.
Si riaffacciano i timori per la principale economia della zona euro, dopo i dati ufficiali che mostrano che gli ordini di fabbrica sono scesi del 2,7% destagionalizzato, contro le aspettative di un aumento dello 0,6%.
L’euro ha trovato un certo supporto dalla scadenza per la firma dell’accordo swap da parte dei creditori, un accordo che mira al writing down del 53,5% del debito del paese, pari a 177 miliardi di euro.
La partecipazione di oltre il 75% dei creditori è una condizione necessaria ad Atene per assicurarsi il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro ed evitare il default alla scadenza del 20 marzo.
L’euro è salito contro la sterlina ed il franco svizzero, con EUR/GBP in salita dello 0,13% a 0,8354 ed EUR/CHF in salita dello 0,05% a 1,2054.
Stamane la Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato che le riserve in valute straniere sono scese a 224,9 miliardi di franchi svizzeri contro i 229,4 miliardi del mese precedente.
I dati hanno fatto seguito a quelli sul tasso di disoccupazione, stabile al 3,1% per il terzo mese consecutivo a febbraio.
La moneta unica è salita leggermente contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,2% a 106,08.
La moneta unica è scesa contro i dollari australiani, neozelandesi e canadesi : EUR/AUD in calo dello 0,101% a 1,2424, EUR/NZD in calo dello 0,56% a 1,6047 ed EUR/CAD su dello 0,07% a 1,3146.
In Australia i dati ufficiali mostrano un livello di crescita economica del paese nel 4° trimestre inferiore al previsto, con un aumento dello 0,4% nel quarto trimestre, contro le aspettative di un aumento dello 0,7%.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno un report ADP sull’occupazione non agricola, seguito dai dati sulla produttività non agricola e sul costo del lavoro, nonché un report sulle scorte di greggio.