Investing.com – Il dollaro è salito leggermente contro le principali controparti oggi, per via del miglioramento del sentimento dei mercati; pesano i timori sulla previsione per l’economia della zona euro.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei, l’euro è salito leggermente contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,18% a 1,3343.
La propensione la rischio è stata spinta da un report di lunedì che ha mostrato a marzo un aumento maggiore del previsto del settore manifatturiero negli Stati Uniti, mentre in Cina i dati ufficiali hanno mostrato che l’attività manifatturiera è salito al massimo di 11 mesi nella seconda economia mondiale.
Ma i timori per le previsioni delle zona euro persistono,
dopo che i dati ufficiali hanno confermato che l'economia del blocco di è contratta dello 0,3% negli ultimi tre mesi del 2011, invariata rispetto una stima preliminare. Il prodotto interno lordo annuo ha subito una contrazione dello 0,7% nel quarto trimestre.
Una relazione separata ha mostrato che l'inflazione dei prezzi alla produzione nella zona euro è salita più del previsto nel mese di febbraio, salendo dello 0,6%, superando leggermente le aspettative per un aumento dello 0,5%.
I dati di lunedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta in territorio negativo l’ottavo mese consecutivo, mentre altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio.
La moneta unica è salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,23% a 0,8331.
La sterlina ha trovato il supporto dopo il rilascio di un report che mostra uno sviluppo del settore edilizio manifatturiera al ritmo più veloce degli ultimi 21 mesi a marzo, un giorno dopo il rilascio dei forti dati manifatturieri, che hanno allentato i timori di recessione.
Il report segue di un giorno quello che mostra che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è salita ad un passo più veloce degli ultimi 10 mesi a marzo.
L’euro è salito anche contro lo yen ed è rimasto invariato contro il franco svizzero, con EUR/JPY in calo dello 0,15% a 109,48 ed EUR/CHF giù dello 0,02% a 1,2035.
Stamane i dati del governo hanno mostrato che la base monetaria è scesa al tasso annuo dell’11,3% il mese scorso, sottolineando i timori per un rischio di deflazione.
Intanto la moneta unica è scesa nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in salita dello 0,30% a 1,3234, EUR/AUD in salita dello 0,62% a 1,2864 ed EUR/NZD in salita dello 0,35% a 1,6233.
La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse al 4,25% in seguito al meeting di politica monetaria di ieri, nei timori che l’economia stia crescendo al passo minore del previsto.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Australia sono salite dello 0,2% a febbraio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Durante la tarda mattinata degli scambi europei, l’euro è salito leggermente contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,18% a 1,3343.
La propensione la rischio è stata spinta da un report di lunedì che ha mostrato a marzo un aumento maggiore del previsto del settore manifatturiero negli Stati Uniti, mentre in Cina i dati ufficiali hanno mostrato che l’attività manifatturiera è salito al massimo di 11 mesi nella seconda economia mondiale.
Ma i timori per le previsioni delle zona euro persistono,
dopo che i dati ufficiali hanno confermato che l'economia del blocco di è contratta dello 0,3% negli ultimi tre mesi del 2011, invariata rispetto una stima preliminare. Il prodotto interno lordo annuo ha subito una contrazione dello 0,7% nel quarto trimestre.
Una relazione separata ha mostrato che l'inflazione dei prezzi alla produzione nella zona euro è salita più del previsto nel mese di febbraio, salendo dello 0,6%, superando leggermente le aspettative per un aumento dello 0,5%.
I dati di lunedì hanno mostrato che l’attività manifatturiera dell’area è rimasta in territorio negativo l’ottavo mese consecutivo, mentre altri dati ufficiali hanno mostrato un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio.
La moneta unica è salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,23% a 0,8331.
La sterlina ha trovato il supporto dopo il rilascio di un report che mostra uno sviluppo del settore edilizio manifatturiera al ritmo più veloce degli ultimi 21 mesi a marzo, un giorno dopo il rilascio dei forti dati manifatturieri, che hanno allentato i timori di recessione.
Il report segue di un giorno quello che mostra che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è salita ad un passo più veloce degli ultimi 10 mesi a marzo.
L’euro è salito anche contro lo yen ed è rimasto invariato contro il franco svizzero, con EUR/JPY in calo dello 0,15% a 109,48 ed EUR/CHF giù dello 0,02% a 1,2035.
Stamane i dati del governo hanno mostrato che la base monetaria è scesa al tasso annuo dell’11,3% il mese scorso, sottolineando i timori per un rischio di deflazione.
Intanto la moneta unica è scesa nei confronti dei dollari canadesi australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in salita dello 0,30% a 1,3234, EUR/AUD in salita dello 0,62% a 1,2864 ed EUR/NZD in salita dello 0,35% a 1,6233.
La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse al 4,25% in seguito al meeting di politica monetaria di ieri, nei timori che l’economia stia crescendo al passo minore del previsto.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Australia sono salite dello 0,2% a febbraio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre la Federal Reserve rilascerà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.