Investing.com – L’euro è misto contro le principali controparti oggi, con i dollari australiani e neozelandesi colpiti dai timori di una recessione in Cina, mentre gli investitori seguono i dialoghi volti a implementare le riforme economiche in Italia.
L’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,32% a 1,3196.
La richiesta di investimenti ad alto rendimento ha risentito dei timori per una recessione in Cina, riemersi dopo che il principale Gruppo minerario mondiale, BHP Billiton, ha dichiarato che la domanda cinese di ferro si sta affievolendo, innescando i timori per un calo del prezzo della materia prima.
Nella zona euro, gli investitori attendono l’esito dei colloqui in corso tra il Primo Ministro Italiano Mario Monti ed i leader dei partiti, per discutere le riforme del mercato del lavoro, nel tentativo di rimettere in piedi la terza economia della zona euro.
La moneta unica è scesa leggermente anche contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,04% a 0,8326.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito del report che ha mostrato un calo delle aspettative di ordini industriali nel in Gran Bretagna, giù a marzo più del previsto, cancellando il picco di sei mesi toccato il mese scorso.
Ma la sterlina è rimasta supportata dai dati che mostrano un calo a febbraio dell’IPC al minimo dal novembre 2010, facendo scendere le aspettative per un ulteriore allentamento monetario della Banca d’Inghilterra.
L’euro è vicino al massimo di 5 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,19% a 110,55.
La moneta unica è rimasta stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF giù dello 0,03% a 1,2058.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale si è impennata nell’ultimo trimestre 2011, in salita del 7,9%, superando le aspettative di un aumento dello 0,4%.
La moneta unica è in salita contro i dollari canadesi, australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in salita dello 0,14% a 1,3084, EUR/AUD in salita dello 0,77% a 1,2575 ed EUR/NZD su dello 0,83% a 1,6153.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni. Nel frattempo il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un evento a Washington; le sue dichiarazioni saranno seguite strettamente.
L’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,32% a 1,3196.
La richiesta di investimenti ad alto rendimento ha risentito dei timori per una recessione in Cina, riemersi dopo che il principale Gruppo minerario mondiale, BHP Billiton, ha dichiarato che la domanda cinese di ferro si sta affievolendo, innescando i timori per un calo del prezzo della materia prima.
Nella zona euro, gli investitori attendono l’esito dei colloqui in corso tra il Primo Ministro Italiano Mario Monti ed i leader dei partiti, per discutere le riforme del mercato del lavoro, nel tentativo di rimettere in piedi la terza economia della zona euro.
La moneta unica è scesa leggermente anche contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,04% a 0,8326.
Il sentimento sulla sterlina ha risentito del report che ha mostrato un calo delle aspettative di ordini industriali nel in Gran Bretagna, giù a marzo più del previsto, cancellando il picco di sei mesi toccato il mese scorso.
Ma la sterlina è rimasta supportata dai dati che mostrano un calo a febbraio dell’IPC al minimo dal novembre 2010, facendo scendere le aspettative per un ulteriore allentamento monetario della Banca d’Inghilterra.
L’euro è vicino al massimo di 5 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,19% a 110,55.
La moneta unica è rimasta stabile contro il franco svizzero, con EUR/CHF giù dello 0,03% a 1,2058.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale si è impennata nell’ultimo trimestre 2011, in salita del 7,9%, superando le aspettative di un aumento dello 0,4%.
La moneta unica è in salita contro i dollari canadesi, australiani e neozelandesi, con EUR/CAD in salita dello 0,14% a 1,3084, EUR/AUD in salita dello 0,77% a 1,2575 ed EUR/NZD su dello 0,83% a 1,6153.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle concessioni edilizie e sulle nuove costruzioni. Nel frattempo il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke interverrà ad un evento a Washington; le sue dichiarazioni saranno seguite strettamente.