Investing.com – L’euro è in calo contro le principali controparti, con gli investitori che restano cauti nell’incertezza sull’eventualità o meno di una richiesta di un salvataggio da parte della Spagna ed i dati deboli tedeschi che hanno pesato sulla moneta unica.
Durante il pomeriggio degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro USA, con EUR/USD in calo dello 0,42% a 1,2925.
L’euro ha perso terreno in seguito ad un report che mostra un calo dell’indice Ifo della fiducia delle imprese tedesche questo al minimo dal marzo 2010, nei timori per la crisi del debito della zona euro.
L’indice Ifo del clima di fiducia delle imprese è sceso a 102,3 ad agosto, il quinto calo consecutivo, contro le aspettative di una lettura di 102,5.
Intanto resta l’incertezza sull’eventualità o meno di una richiesta di un salvataggio da parte della Spagna.
Giovedì Madrid presenterà una bozza del bilancio per i prossimi anni ed annuncerà delle riforme strutturali, mentre sono attesi per venerdì i risultati dei test sulle banche. Inoltre, nel corso della settimana, l’agenzia di rating Moody’s rivedrà il rating sulla Spagna.
Durante il weekend il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che il paese non chiederà a breve un aiuto finanziario, in risposta alla pressione che circonda l’eventuale richiesta.
La moneta unica è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,28% a 0,7975.
L’euro è sceso contro lo yen e contro il franco svizzero, con, con EUR/JPY in calo dello 0,57% a 100,86, ed EUR/CHF in calo dello 0,15% a 1,2094.
I verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca del Giappone hanno mostrato che i policymakers hanno ritenuto che è rimasto un livello alto di incertezza sulle previsioni economiche mondiali, e che la banca continuerà con le misure di allentamento.
La moneta unica è mista nei confronti dei dollari australiani, neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in salita dello 0,04% a 1,2415, EUR/NZD su dello 0,50% a 1,5735, ed EUR/CAD in salita dello 0,03% a 1,2677.
Intanto la Grecia continua a destare preoccupazioni, nell’attesa che Atene presenti un pacchetto di tagli alla spesa pubblica chiesto dai creditori internazionali alla fine di questa settimana, nei timori che il buco del bilancio sia più ampio di quanto precedentemente stimato.
Durante il pomeriggio degli scambi europei l’euro è sceso contro il dollaro USA, con EUR/USD in calo dello 0,42% a 1,2925.
L’euro ha perso terreno in seguito ad un report che mostra un calo dell’indice Ifo della fiducia delle imprese tedesche questo al minimo dal marzo 2010, nei timori per la crisi del debito della zona euro.
L’indice Ifo del clima di fiducia delle imprese è sceso a 102,3 ad agosto, il quinto calo consecutivo, contro le aspettative di una lettura di 102,5.
Intanto resta l’incertezza sull’eventualità o meno di una richiesta di un salvataggio da parte della Spagna.
Giovedì Madrid presenterà una bozza del bilancio per i prossimi anni ed annuncerà delle riforme strutturali, mentre sono attesi per venerdì i risultati dei test sulle banche. Inoltre, nel corso della settimana, l’agenzia di rating Moody’s rivedrà il rating sulla Spagna.
Durante il weekend il ministro dell’economia spagnolo ha dichiarato che il paese non chiederà a breve un aiuto finanziario, in risposta alla pressione che circonda l’eventuale richiesta.
La moneta unica è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,28% a 0,7975.
L’euro è sceso contro lo yen e contro il franco svizzero, con, con EUR/JPY in calo dello 0,57% a 100,86, ed EUR/CHF in calo dello 0,15% a 1,2094.
I verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Banca del Giappone hanno mostrato che i policymakers hanno ritenuto che è rimasto un livello alto di incertezza sulle previsioni economiche mondiali, e che la banca continuerà con le misure di allentamento.
La moneta unica è mista nei confronti dei dollari australiani, neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in salita dello 0,04% a 1,2415, EUR/NZD su dello 0,50% a 1,5735, ed EUR/CAD in salita dello 0,03% a 1,2677.
Intanto la Grecia continua a destare preoccupazioni, nell’attesa che Atene presenti un pacchetto di tagli alla spesa pubblica chiesto dai creditori internazionali alla fine di questa settimana, nei timori che il buco del bilancio sia più ampio di quanto precedentemente stimato.