LONDRA (Reuters) - Euro debole nei confronti della controparte Usa, appesantito dalla prospettiva del varo di un piano di quantitative easing allargato ai titoli di Stato da parte della Banca centrale europea, sempre più concreta agli occhi degli investitori.
Sono state lette in questo senso, infatti, le dichiarazioni del banchiere centrale austriaco e membro del consiglio Bce Ewald Nowotny, il quale ha sottolineato come la zona euro stia sperimentando un massiccio deterioramento dell'economia.
Poco dopo le 11,00 la valuta unica cede lo 0,25% a quota 1,2254 dollari, dopo aver toccato un minimo a 1,2250.
D'altra parte, il biglietto verde è a sua volta sostenuto dai numeri sul mercato del lavoro giunti venerdì, che hanno evidenziato la crescita mensile più consistente da circa tre anni, con una creazione di 321.000 posti di lavoro a fronte di attese per 230.000.
Il dato rafforza le attese che la Fed, che riunisce la prossima settimana il comitato di politica monetaria, possa decidersi a compiere una stretta monetaria prima del previsto, mentre Bce e Banca del Giappone sono orientate nella direzione opposta, visti i segnali di debolezza delle rispettive economie.
L'ultimo è arrivato proprio dal Giappone, che ha visto peggiorare rispetto al dato preliminare la discesa del Pil registrata nel terzo trimestre rispetto al preliminare, confermando la ricaduta in recessione, a meno di una settimana dal ritorno anticipato alle urne.
Dopo aver toccato il nuovo minimo a 7 anni sul dollaro, salito fino a 121,86, lo yen ha invertito la corsa sulla valuta Usa, che passa d mano a 121,19 yen (-0,16%).