Investing.com – L'euro è salito leggermente contro le principali controparti, il sentimento del mercato è stato sostenuto dalla speranza che una seconda operazione della BCE possa spingere la propensione al rischi
Durante la mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,31%, a 1,3438.
Il sentimento sulla moneta è stato sostenuto dall'attesa della seconda immissione di liquidità dalla BCE, dopo la manovra di dicembre, al fine di allentare la pressione sui mercati dei bond della zona periferica.
Con un discreto margine, il parlamento tedesco ha approvato il secondo salvataggio greco di 130 milioni di euro.
L'euro è rimasto supportato nonostante l'annuncio di oggi dell'agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il credito a lungo termine della Grecia a “default selettivo”, dopo lo swap del debito, con i creditori privati.
L'euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,18%, a 0,8480.
La Confederazione delle Industrie Britanniche ha prodotto i dati sulle vendite al dettaglio, aumentate significativamente questo mese, dopo essere crollate al livello più basso dal 2009 a marzo.
La moneta unica è salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,19% a 108,20.
In Giappone i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite a gennaio, in salita dell'1,9% dopo un aumento del 2,5% nel mese precedente, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
L'euro è rimasto stabile contro il franco svizzero, ccon EUR/CHF in salita dello 0,03% a 1,2050.
Stamane un report ha mostrato che l'indice UBS si è allentato a gennaio, a 0,92 da una lettura di 0,94 a dicembre.
Un report separato ha mostrato che il numero degli occupati in Svizzera è sceso meno del previstto nel quarto trimestre.
L'euro è salito contro le valute legate alle materie prime: dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in salita dello 0,28% a 1,2487, EUR/NZD in salita dello 0,60% a 1,6063 and EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,3390.
Nel corso della giornata la Germania rilascerà i dati ufficiali sull'IPC, mentre gli Stati Uniti presenteranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli nonchè i report sull'IPC e la fiducia dei consumatori.
Durante la mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,31%, a 1,3438.
Il sentimento sulla moneta è stato sostenuto dall'attesa della seconda immissione di liquidità dalla BCE, dopo la manovra di dicembre, al fine di allentare la pressione sui mercati dei bond della zona periferica.
Con un discreto margine, il parlamento tedesco ha approvato il secondo salvataggio greco di 130 milioni di euro.
L'euro è rimasto supportato nonostante l'annuncio di oggi dell'agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il credito a lungo termine della Grecia a “default selettivo”, dopo lo swap del debito, con i creditori privati.
L'euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,18%, a 0,8480.
La Confederazione delle Industrie Britanniche ha prodotto i dati sulle vendite al dettaglio, aumentate significativamente questo mese, dopo essere crollate al livello più basso dal 2009 a marzo.
La moneta unica è salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,19% a 108,20.
In Giappone i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite a gennaio, in salita dell'1,9% dopo un aumento del 2,5% nel mese precedente, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
L'euro è rimasto stabile contro il franco svizzero, ccon EUR/CHF in salita dello 0,03% a 1,2050.
Stamane un report ha mostrato che l'indice UBS si è allentato a gennaio, a 0,92 da una lettura di 0,94 a dicembre.
Un report separato ha mostrato che il numero degli occupati in Svizzera è sceso meno del previstto nel quarto trimestre.
L'euro è salito contro le valute legate alle materie prime: dollari australiani e neozelandesi e canadesi, con EUR/AUD in salita dello 0,28% a 1,2487, EUR/NZD in salita dello 0,60% a 1,6063 and EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,3390.
Nel corso della giornata la Germania rilascerà i dati ufficiali sull'IPC, mentre gli Stati Uniti presenteranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli nonchè i report sull'IPC e la fiducia dei consumatori.