Investing.com - Il dollaro schizza al massimo di 14 anni contro le altre principali valute questo giovedì, dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse dichiarando di prevedere aumenti più veloci di quanto precedentemente annunciato nel 2017.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,34% a 102,39. L’indice ha toccato il massimo di 102,62 in precedenza, il massimo dal gennaio del 2003.
L’aumento dei tassi di ieri era stato ampiamente previsto dai mercati, ma l’impennata del dollaro è seguita alle dichiarazioni della banca centrale USA secondo cui i tassi di interesse saranno alzati tre volte nel 2017, rispetto ai due aumenti annunciati a settembre.
I tassi alti di solito sostengono il dollaro facendone aumentare l’appeal per gli investitori alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
Il biglietto verde tocca il massimo di 10 mesi contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,68% a 117,8.
L’euro scende dello 0,31% a 1,0501 dopo essere sceso al minimo di 1,0469 nella notte, un livello che non si registrava dal marzo del 2015.
L’euro ha trovato supporto dopo i dati che hanno rivelato che il settore privato della zona euro ha mantenuto un tasso di crescita solido alla fine dell’anno, con il miglioramento del settore manifatturiero che ha bilanciato l’indebolimento di quello dei servizi.
Anche la sterlina scende contro il biglietto verde, con il cambio GBP/USD giù dello 0,29% a 1,2528 in attesa della decisione sui tassi della Banca d’Inghilterra prevista nel corso della giornata. La BoE dovrebbe lasciare i tassi invariati.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono deboli, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,16% a 0,7393 ed il cambio NZD/USD giù dello 0,51% a 0,7079.