Investing.com - Il dollaro USA è stato inferiore rispetto agli omologhi principali nella giornata di mercoledì e l'euro è salito al massimo di 14 mesi, sostenuto dalle aspettative che la Banca centrale europea alzerà i tassi di interesse per la prima volta dal 2008 nella giornata di giovedì.
Durante il pomeriggio di scambi europei, il biglietto verde è sceso nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/USD in aumento dello 0,49% a 1,4292.
Mercoledì i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di produzione tedeschi sono aumentati significativamente più del previsto a febbraio, spinti da una forte domanda interna ed estera.
Ma il biglietto verde è stato di poco superiore rispetto alla sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,02% a 1,6291.
All'inizio della giornata, un rapporto del governo ha dichiarato che la produzione manifatturiera in Gran Bretagna è stata ferma a febbraio, mentre la produzione industriale è diminuita in modo imprevisto.
Il biglietto verde è salito nei confronti dello yen, ma è stato nettamente più basso rispetto al franco svizzero, con il cambio USD/JPY in aumento dello 0,40% a 85,20 e quello USD/CHF in calo dello 1,03% a 0,9158.
Mercoledì, i dati del governo hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo in Svizzera è aumentato più del previsto a marzo.
Inoltre, il biglietto verde è sceso nei confronti dei suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,48% a 0,9589, AUD/USD in salita dello 0,54% a 1,0385 e NZD/USD in aumento dello 0,81% a 0,7747.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che in Australia le concessioni di mutui-casa sono scesi per il secondo mese a febbraio, poiché le inondazioni ed un ciclone hanno perturbato il mercato immobiliare sulla costa orientale della nazione.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,35%.
Ieri, il verbale della riunione di politica della Federal Reserve di marzo ha mostrato che i funzionari sono convinti del fatto che la ripresa economica degli Stati Uniti stia guadagnando slancio, ma ha evidenziato il potenziale impatto negativo dei prezzi delle materie prime in rapido aumento sulle aspettative di inflazione, consumi e investimenti delle imprese.
Durante il pomeriggio di scambi europei, il biglietto verde è sceso nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/USD in aumento dello 0,49% a 1,4292.
Mercoledì i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di produzione tedeschi sono aumentati significativamente più del previsto a febbraio, spinti da una forte domanda interna ed estera.
Ma il biglietto verde è stato di poco superiore rispetto alla sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,02% a 1,6291.
All'inizio della giornata, un rapporto del governo ha dichiarato che la produzione manifatturiera in Gran Bretagna è stata ferma a febbraio, mentre la produzione industriale è diminuita in modo imprevisto.
Il biglietto verde è salito nei confronti dello yen, ma è stato nettamente più basso rispetto al franco svizzero, con il cambio USD/JPY in aumento dello 0,40% a 85,20 e quello USD/CHF in calo dello 1,03% a 0,9158.
Mercoledì, i dati del governo hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo in Svizzera è aumentato più del previsto a marzo.
Inoltre, il biglietto verde è sceso nei confronti dei suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,48% a 0,9589, AUD/USD in salita dello 0,54% a 1,0385 e NZD/USD in aumento dello 0,81% a 0,7747.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che in Australia le concessioni di mutui-casa sono scesi per il secondo mese a febbraio, poiché le inondazioni ed un ciclone hanno perturbato il mercato immobiliare sulla costa orientale della nazione.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,35%.
Ieri, il verbale della riunione di politica della Federal Reserve di marzo ha mostrato che i funzionari sono convinti del fatto che la ripresa economica degli Stati Uniti stia guadagnando slancio, ma ha evidenziato il potenziale impatto negativo dei prezzi delle materie prime in rapido aumento sulle aspettative di inflazione, consumi e investimenti delle imprese.