Investing.com - Il dollaro è sceso contro quasi tutti i suoi interlocutori principali nella giornata di mercoledì, i colloqui sull’aumento del massimale del debito americano sono rimasti in un vicolo cieco, incrementando i timori per un default o undowngrade del debito degli Stati Uniti in vista della scadenza del 2 agosto.
Durante la mattinata di scambi europei, il biglietto verde è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,21% a 1,4478.
L'euro si è indebolito poiché gli oneri finanziari spagnoli e italiani sono aumentati dopo che le aste del debito deludenti di martedì hanno portato rinnovate preoccupazioni per la crisi del debito sovrano del blocco della moneta unica.
Ma il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,12% a 1,6422.
Il biglietto verde è stato scambiato al massimo di quattro mesi nei confronti dello yen e al minimo storico rispetto al franco svizzero, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,28% a 77,66 e USD/CHF in calo dello 0,16% a 0,7999.
All'inizio della giornata, Hidetoshi Kamezaki, membro del consiglio BoJ ha dichiarato che questa situazione di stasi stava avendo "un notevole impatto" sui mercati dei cambi e ha aggiunto che si aspettava un intervento del ministero delle finanze sui mercati valutari.
Inoltre, il biglietto verde era più debole contro i suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,21% a 0,9422, AUD/USD in salita dello 0,98% a 1,1064 e NZD/USD in salita dello 0,59% a 0,8757.
Il rilascio di i dati migliori del previsto sull'indice dei prezzi al consumo australiano ha aumentato le aspettative per un rialzo a breve termine dei tassi da parte della banca centrale del paese, mentre una relazione separata, che mostra che la fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è salita al massimo di 14 mesi nel mese di luglio, ha potenziato le prospettive per un rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank della Nuova Zelanda.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,07%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordini di beni durevoli, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Beige Book.
Durante la mattinata di scambi europei, il biglietto verde è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,21% a 1,4478.
L'euro si è indebolito poiché gli oneri finanziari spagnoli e italiani sono aumentati dopo che le aste del debito deludenti di martedì hanno portato rinnovate preoccupazioni per la crisi del debito sovrano del blocco della moneta unica.
Ma il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,12% a 1,6422.
Il biglietto verde è stato scambiato al massimo di quattro mesi nei confronti dello yen e al minimo storico rispetto al franco svizzero, con il cambio USD/JPY in calo dello 0,28% a 77,66 e USD/CHF in calo dello 0,16% a 0,7999.
All'inizio della giornata, Hidetoshi Kamezaki, membro del consiglio BoJ ha dichiarato che questa situazione di stasi stava avendo "un notevole impatto" sui mercati dei cambi e ha aggiunto che si aspettava un intervento del ministero delle finanze sui mercati valutari.
Inoltre, il biglietto verde era più debole contro i suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,21% a 0,9422, AUD/USD in salita dello 0,98% a 1,1064 e NZD/USD in salita dello 0,59% a 0,8757.
Il rilascio di i dati migliori del previsto sull'indice dei prezzi al consumo australiano ha aumentato le aspettative per un rialzo a breve termine dei tassi da parte della banca centrale del paese, mentre una relazione separata, che mostra che la fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è salita al massimo di 14 mesi nel mese di luglio, ha potenziato le prospettive per un rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank della Nuova Zelanda.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,07%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordini di beni durevoli, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Beige Book.