Investing.com – Il dollaro USA è in calo contro lo yen questo giovedì, in seguito all’implementazione di ulteriori misure di allentamento da parte della Banca del Giappone, mentre l’incertezza sul precipizio fiscale statunitense spingono la richiesta di yen come valuta rifugio.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 83,86, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 83,92 in calo dello 0,57%.
Supporto 83,11, minimo del 13 dicembre e resistenza a 84,60, massimo di martedì e di 20 mesi.
La BoJ ha aumentato il programma di acquisto di bond a 10 mila miliardi di yen, a 101 mila miliardi di yen, ma non ha adottato l’obiettivo del 2% come inflazione nonostante le richieste del Primo Ministro Shinzo Abe riguardo a misure più aggressive a sostegno della crescita e contro la deflazione.
Il governatore della BoJ, Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca ha iniziato i dialoghi sulla stabilità dei prezzi a lungo termine, e rivedrà le linee guida nel vertice di gennaio.
Il sentimento dei mercati ha risentito dei dubbi sul raggiungimento di un accordo per evitare il precipizio fiscale prima della scadenza del 1° gennaio, alimentando i timori che l’aumento automatico di tasse e di tagli alla spesa pubblica non sarà bloccato.
Un portavoce del Presidente Barack Obama ha dichiarato mercoledì che la Casa Bianca dovrebbe porre un veto su una proposta presentata dal Portavoce della Camera John Boehner.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,63% a 110,93.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati rivisti sull’attività manifatturiera di Philadelphia. Inoltre, il paese rilascerà i dati sulla compravendita di abitazioni già esistenti.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 83,86, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 83,92 in calo dello 0,57%.
Supporto 83,11, minimo del 13 dicembre e resistenza a 84,60, massimo di martedì e di 20 mesi.
La BoJ ha aumentato il programma di acquisto di bond a 10 mila miliardi di yen, a 101 mila miliardi di yen, ma non ha adottato l’obiettivo del 2% come inflazione nonostante le richieste del Primo Ministro Shinzo Abe riguardo a misure più aggressive a sostegno della crescita e contro la deflazione.
Il governatore della BoJ, Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca ha iniziato i dialoghi sulla stabilità dei prezzi a lungo termine, e rivedrà le linee guida nel vertice di gennaio.
Il sentimento dei mercati ha risentito dei dubbi sul raggiungimento di un accordo per evitare il precipizio fiscale prima della scadenza del 1° gennaio, alimentando i timori che l’aumento automatico di tasse e di tagli alla spesa pubblica non sarà bloccato.
Un portavoce del Presidente Barack Obama ha dichiarato mercoledì che la Casa Bianca dovrebbe porre un veto su una proposta presentata dal Portavoce della Camera John Boehner.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,63% a 110,93.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati rivisti sull’attività manifatturiera di Philadelphia. Inoltre, il paese rilascerà i dati sulla compravendita di abitazioni già esistenti.