Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo mercoledì; lo yen tradizionale valuta rifugio è stato sostenuto dalla decisione shock del Presidente Donald Trump di licenziare James Comey Direttore dell’FBI, una decisione che ha fatto aumentare l’avversione al rischio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,12% a 99,33, alle 07:41 GMT, giù dal massimo di tre settimane toccato ieri di 99,56.
Trump ha sollevato Comey dall’incarico di direttore del Federal Bureau of Investigation, a causa della gestione delle indagini nell’ambito dello scandalo sul server delle email di Hillary Clinton.
Comey ha diretto le indagini dell’FBI sulle interferenze della Russia nelle elezioni dello scorso anno. Subito dopo questo licenziamento i Democratici hanno accusato Trump di avere motivazioni politiche.
Il dollaro scende contro lo yen, con il cambio USD/JPY a 113,96, staccandosi dal massimo overnight di 114,32, il massimo dal 15 marzo.
La domanda dello yen è stata sostenuta inoltre dai timori che la Corea del Nord stia preparando dei nuovi test nucleari.
Il cambio EUR/JPY è in salita dello 0,13% a 123,13, staccandosi dal massimo di un anno di 124,58.
L’euro è in salita contro il dollaro, con il cambio EUR/USD su dello 0,16% a 1,0891, riavvicinandosi al massimo di sei mesi di 1,1021 toccato lunedì dopo la vittoria schiacciante di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi.
La moneta unica è rimasta supportata dai segnali di miglioramento dell’economia europea e dal calo del rischio politico.
I recenti dati economici hanno indicato una certa ripresa della zona euro, che potrebbe spingere la BCE ad inasprire la politica monetaria prima della fine dell’anno.
Il presidente della BCE Mario Draghi terrà un intervento alla Camera olandese nel corso della giornata.
Gli investitori attenderanno il suo discorso per carpire un eventuale topo più ottimista alla luce degli ultimi dati incoraggianti.