Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo lunedì, ma resta supportato sopra i recenti minimi mentre i riflettori sono puntati sui vertici delle banche centrali in agenda questa settimana.
Il calo del dollaro ha seguito la notizia che il prezzo del greggio ha ripreso a scendere questo lunedì, nei timori per un eccesso delle scorte globali e per un calo della domanda in tutto il mondo.
Il crollo del prezzo del greggio ha colpito il sentimento, facendo scendere i titoli azionari europei e facendo aumentare la richiesta di investimenti rifugio.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,37% a 118,33, staccandosi dal massimo di due settimane di 118,87 registrato venerdì, ma restando al di sopra del minimo di un anno segnato mercoledì scorso.
La Federal Reserve dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse a conclusione del vertice di politica monetaria mercoledì, dopo il primo aumento in quasi un decennio effettuato a dicembre.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione la dichiarazione di politica monetaria della Fed per capire se la banca sia intenzionata a rallentare l’aumento dei tassi di interesse quest’anno, visto il recente caos sui mercati finanziari globali.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro questo venerdì dopo che il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato che la banca potrebbe introdurre nuovi stimoli se necessario.
La conclusione dei due giorni di vertice della BoJ è prevista per venerdì e molti analisti ritengono che non verranno apportate modifiche alla politica monetaria, ma i recenti report economici deludenti hanno alimentato le aspettative di ulteriori allentamenti nel corso di quest’anno.
Dai dati di questa mattina è emerso che le esportazioni nipponiche sono scese dell’8% a dicembre rispetto all’anno precedente. Si tratta del terzo mese consecutivo in cui si registra un calo delle esportazioni, per via dell’indebolimento economico in Cina.
Il dollaro scende anche contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF giù dello 0,28% a 1,0131.
L’euro sale contro il dollaro, con la coppia EUR/USD su dello 0,32% a 1,0830, staccandosi dal minimo di due settimane di 1,0776 segnato giovedì.
La moneta unica si è indebolita quando giovedì scorso il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la banca potrebbe introdurre nuove misure di stimolo in occasione del vertice di marzo.
Nella zona euro, i dati di stamane hanno rivelato che la fiducia delle imprese tedesche è peggiorata questo mese.
L’indice Ifo sulla fiducia delle imprese è sceso a 107,3 da 108,6 di dicembre, contro le aspettative di una lettura di 108,4.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 99,41, restando supportato al di sotto del massimo di oltre un mese di 99,79 segnato giovedì.