Investing.com – Il dollaro continua a salire contro il franco svizzero; va scemando l’ondata di ottimismo portata dall’esito del summit, mentre riemergono i timori sulla crescita globale.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9525, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,9520, in salita dello 0,35%.
Supporto a 0,9462, minimo di venerdì e resistenza a 0,9628, massimo del 25 giugno.
Dopo 2 giorni di vertice a Bruxelles, i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, e per acquistare debito rallentando la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
I mercati hanno accolto l’annuncio molto bene, con grandi aspettative per progressi concreti contro la crisi del debito.
Ma i mercati si sono raffreddati stamane, resta aperta la questione sull’efficacia a lungo termine delle misure anti-crisi, e resta anche l’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica è salito ad un record dell’11,1% a maggio, contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Sempre stamane i dati hanno mostrato che l’indice PMI HSBC manifatturiero ha segnato 48,2 a giugno contro il 48,1 della stima iniziale, indicando una contrazione per l’ottavo mese consecutivo.
In Svizzera i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio hanno subito un’impennata del 6,2% su base annua a maggio, contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Un secondo report ha mostrato che il settore manifatturiero è migliorato inaspettatamente a giugno, ma è rimasto in territorio negativo per il terzo mese consecutivo.
L’indice PMI SVME manifatturiero ha segnato 48,1 a giugno contro il 45,4 di maggio. Gli analisti avevano attesa un calo a 45.
Lo swissie è in calo contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,04% a 1,2015.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero statunitense.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9525, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,9520, in salita dello 0,35%.
Supporto a 0,9462, minimo di venerdì e resistenza a 0,9628, massimo del 25 giugno.
Dopo 2 giorni di vertice a Bruxelles, i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, e per acquistare debito rallentando la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
I mercati hanno accolto l’annuncio molto bene, con grandi aspettative per progressi concreti contro la crisi del debito.
Ma i mercati si sono raffreddati stamane, resta aperta la questione sull’efficacia a lungo termine delle misure anti-crisi, e resta anche l’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica è salito ad un record dell’11,1% a maggio, contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Sempre stamane i dati hanno mostrato che l’indice PMI HSBC manifatturiero ha segnato 48,2 a giugno contro il 48,1 della stima iniziale, indicando una contrazione per l’ottavo mese consecutivo.
In Svizzera i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio hanno subito un’impennata del 6,2% su base annua a maggio, contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Un secondo report ha mostrato che il settore manifatturiero è migliorato inaspettatamente a giugno, ma è rimasto in territorio negativo per il terzo mese consecutivo.
L’indice PMI SVME manifatturiero ha segnato 48,1 a giugno contro il 45,4 di maggio. Gli analisti avevano attesa un calo a 45.
Lo swissie è in calo contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,04% a 1,2015.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero statunitense.