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Forex – Dollaro resta giù ma l’euro è vulnerabile

Pubblicato 24.11.2011, 14:13
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Investing.com - Il dollaro USA è rimasto lievemente inferiore nei confronti dei suoi omologhi principali, ma l'euro ha tagliato guadagni contro il dollaro dopo che l’agenzia di rating Fitch ha declassato il rating dei bond del Portogallo a “junk”.

Negli scambi europei del pomeriggio, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,17% a 1,3363.

Fitch ha declassato il rating sovrano del Portogallo a BB + da BBB-, dichiarando che si aspetta una contrazione del PIL del 3% nel 2012, rendendo il piano del
governo di riduzione del disavanzo molto più difficile da mettere in pratica.

L’euro ha trovato supporto dalla pubblicazione del rapporto dell'istituto di ricerca tedesco, che ha dichiarato che il suo indice Ifo del clima economico è salito inaspettatamente nel mese di novembre,
mostrando che la più grande economia della zona euro sta affrontando la crisi del debito meglio di quanto avevano temuto gli esperti.

I dati hanno fatto seguito alla peggiore asta di bond tedeschi dall’introduzione della moneta unica, aumentando i timori di contagio alle economie centrali.

Il dollaro è rimasto pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,28% a 0,8618.

Nel Regno Unito, i dati rivisti hanno mostrato che il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,5% nel terzo trimestre ed è aumentato dello 0,5% su base annua, in linea con le stime iniziali all'inizio di questo mese e con le previsioni degli economisti.

Il dollaro è sceso nei confronti dello yen e del franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,31% a 77,06 e USD/CHF giù dello 0,27% a 0,9175.

All'inizio della giornata, in Svizzera il presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha dichiarato che la sopravvalutazione del franco pone una seria minaccia per l'economia e portato il rischio di deflazione e ha aggiunto che la Banca nazionale svizzera è obbligata ad "un indebolimento sostanziale e duraturo del franco."

Il dollaro è sceso contro il dollaro canadese, australiano e neozelandese, con USD/CAD -0,42% a 1,0442, AUD/USD +0.77% a 0,9764 e NZD/USD +0,56% a 0,7442.

Stamane, in Australia, il governatore della banca centrale Glenn Stevens ha difeso le decisioni politiche della banca dell’anno scorso, definendole mosse giuste, ma ha aggiunto che è necessario più tempo per vedere se ha ragione.

La Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi nel mese di novembre, nonostante il Paese stia vivendo il più grande boom dei prezzi delle materie prime in un decennio.

L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,28% a 79,08.

Nel corso della giornata è atteso su un incontro tra i leader di Germania, Francia e Italia, per discutere i modi per affrontare i problemi finanziari della regione. Intanto, negli Stati Uniti, i mercati sono chiusi per la festa del Ringraziamento.

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