Investing.com – L’euro è salito contro la sterlina questo martedì, con gli investitori che attendono l’esito del meeting BCE per questo giovedì, nelle aspettative che la banca centrale prenderà delle misure decisive contro la crisi della zona euro.
Negli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7822, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,7818, in calo dello 0,20%.
Supporto a 0,7789, minimo di lunedì e resistenza a 0,7859, massimo del 26 luglio.
Il sentimento del mercato è stato supportato dalle aspettative verso il meeting della BCE, dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia meno aggressiva del previsto, e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
Il sentimento la sterlina è stato supportato dai dati di lunedì nel Regno Unito che hanno mostrato che le approvazioni mutui sono scese al minimo degli ultimi 18 mesi a giugno, mentre un report separato ha mostrato che i prestiti netti ai privati sono aumentati al ritmo più basso degli ultimi 12 mesi a luglio, sottolineando i timori per una debolezza della ripresa economica.
Non ci si aspettata che la BCE possa implementare nuove misure di stimolo in seguito al meeting di giovedì.
Gli investitori attendono l’esito de vertice di politica monetaria di mercoledì della Federal Reserve, nella speculazione circa l’implementazione di misure di allentamento da parte della banca centrale.
L’euro si è mosso di poco rispetto al dollaro, con EUR/USD su dello 0,01%, a 1,2261 ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,15% a 95,97.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC Ddelal zona euro è rimasta invariata al 2,4% a luglio.
Report separati hanno mostrato che il tasso di disoccupazione della Germania è rimasto stabile al 6,8% a luglio, mentre quello italiano è salito al 10,8% a giugno, il massimo dal 1999.
Negli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7822, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,7818, in calo dello 0,20%.
Supporto a 0,7789, minimo di lunedì e resistenza a 0,7859, massimo del 26 luglio.
Il sentimento del mercato è stato supportato dalle aspettative verso il meeting della BCE, dopo che
il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Ma gli investitori restano cauti nel timore che la risposta della BCE sia meno aggressiva del previsto, e che si ripercuota in maniera negativa sui mercati.
Il sentimento la sterlina è stato supportato dai dati di lunedì nel Regno Unito che hanno mostrato che le approvazioni mutui sono scese al minimo degli ultimi 18 mesi a giugno, mentre un report separato ha mostrato che i prestiti netti ai privati sono aumentati al ritmo più basso degli ultimi 12 mesi a luglio, sottolineando i timori per una debolezza della ripresa economica.
Non ci si aspettata che la BCE possa implementare nuove misure di stimolo in seguito al meeting di giovedì.
Gli investitori attendono l’esito de vertice di politica monetaria di mercoledì della Federal Reserve, nella speculazione circa l’implementazione di misure di allentamento da parte della banca centrale.
L’euro si è mosso di poco rispetto al dollaro, con EUR/USD su dello 0,01%, a 1,2261 ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,15% a 95,97.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC Ddelal zona euro è rimasta invariata al 2,4% a luglio.
Report separati hanno mostrato che il tasso di disoccupazione della Germania è rimasto stabile al 6,8% a luglio, mentre quello italiano è salito al 10,8% a giugno, il massimo dal 1999.