Investing.com – L’euro ha tagliato i guadagni contro la sterlina questo lunedì, nei timori per il risultato delle elezioni che si terranno il prossimo week end in Grecia, timori che hanno offuscato lo spiraglio di speranza offerto dal salvataggio al settore bancario spagnolo.
Il cambio EUR/GBP è sceso da 0,8157, il massimo dal 2 maggio, per toccare 0,8091 negli scambi della mattinata, in salita dello 0,01% sulla giornata.
Supporto a 0,8016, minimo del 1° giugno e resistenza a 0,8155, massimo della sessione.
Sabato l’UE ha accordato alla Spagna un prestito fino a 100 miliardi di euro che il governo utilizzerà per ricapitalizzare il settore bancario del paese.
Gli investitori sono rimasti cauti dopo i dettagli sul
I ministri delle finanze della zona euro hanno accolto la mossa, dichiarando che “deve coprire le richieste stimate di capitare con un ulteriore margine di sicurezza”.
Ma il mercato resta vulnerabile nell’incertezza sul risultato delle elezioni in Grecia del 17 giugno, che potrebbe determinare la permanenza del paese all’interno della zona euro.
L’euro ha cancellato i guadagni contro il dollaro e lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,64% a 1,2596 ed EUR/JPY in salita dello 0,71% a 100,92.
Intanto i mercati si sono scrollati di dosso i dati ufficiali che mostrano che l’inflazione Cinese, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative a maggio, dopo che dei dati sorprendentemente forti sull’importazione hanno allentato i timori di un “atterraggio duro” della seconda economia mondiale.
Il cambio EUR/GBP è sceso da 0,8157, il massimo dal 2 maggio, per toccare 0,8091 negli scambi della mattinata, in salita dello 0,01% sulla giornata.
Supporto a 0,8016, minimo del 1° giugno e resistenza a 0,8155, massimo della sessione.
Sabato l’UE ha accordato alla Spagna un prestito fino a 100 miliardi di euro che il governo utilizzerà per ricapitalizzare il settore bancario del paese.
Gli investitori sono rimasti cauti dopo i dettagli sul
I ministri delle finanze della zona euro hanno accolto la mossa, dichiarando che “deve coprire le richieste stimate di capitare con un ulteriore margine di sicurezza”.
Ma il mercato resta vulnerabile nell’incertezza sul risultato delle elezioni in Grecia del 17 giugno, che potrebbe determinare la permanenza del paese all’interno della zona euro.
L’euro ha cancellato i guadagni contro il dollaro e lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,64% a 1,2596 ed EUR/JPY in salita dello 0,71% a 100,92.
Intanto i mercati si sono scrollati di dosso i dati ufficiali che mostrano che l’inflazione Cinese, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative a maggio, dopo che dei dati sorprendentemente forti sull’importazione hanno allentato i timori di un “atterraggio duro” della seconda economia mondiale.