Investing.com – L’euro è sceso contro la sterlina, vicino al minimo di 19 mesi, nella preoccupazione generale per la situazione spagnola, nonostante il successo dell’asta tenutasi oggi.
Durante la mattinata europea, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8166, il minimo dall’agosto 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8180 in calo dello 0,12%.
Supporto a breve termine a 0,.8165, minimo della sessione e resistenza a 0,8193, massimo della sessione.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
I risultati però non hanno allentato i timori sulle previsioni per il paese, mentre il governo del primo ministro Mariano Rajoy cerca di ridurre uno dei principali debiti della zona euro, con il pericolo di una seria recessione.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Le sterlina resta supportata dai verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE rilasciati ieri hanno mostrato che solo un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario questo mese.
A marzo, due dei nove membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore.
I forti dati del Regno Unito rilasciati ieri hanno spinto le speranze che l’economia sia in una fase di ripresa.
La sterlina è scesa contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,10% a 1,6037.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Durante la mattinata europea, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8166, il minimo dall’agosto 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8180 in calo dello 0,12%.
Supporto a breve termine a 0,.8165, minimo della sessione e resistenza a 0,8193, massimo della sessione.
La Spagna ha venduto all’asta 1,1 miliardi di euro in titoli a 2 anni ad un rendimento medio del 3,46%, contro il 2,06% di un’asta simile il mese scorso, ed ha venduto 1,42 miliardi di euro in titoli a 10 anni ad un rendimento medio del 5,74%, contro il 5,33% di un’asta simile a marzo.
I risultati però non hanno allentato i timori sulle previsioni per il paese, mentre il governo del primo ministro Mariano Rajoy cerca di ridurre uno dei principali debiti della zona euro, con il pericolo di una seria recessione.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Le sterlina resta supportata dai verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE rilasciati ieri hanno mostrato che solo un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario questo mese.
A marzo, due dei nove membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore.
I forti dati del Regno Unito rilasciati ieri hanno spinto le speranze che l’economia sia in una fase di ripresa.
La sterlina è scesa contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,10% a 1,6037.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.