Investing.com – L’euro si è mosso poco rispetto alla sterlina quest’oggi, vicino al minimo di 3 anni e mezzo dopo i dati migliori del previsto che hanno allentato i timori sulla previsione economica del paese.
Gli investitori restano cauti in attesa del secondo giorno di meeting a Bruxelles dei ministri delle finanze della zona euro.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7920, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,7929, in calo dello 0,05%.
Supporto a breve termine a 0,7914, minimo di lunedì e dal 3 novembre 2008 e resistenza a 0,7983, massimo del 6 luglio.
La sterlina ha trovato il supporto dei dati che mostrano che la produzione manifatturiera nel Regno Unito è salita a maggio, cancellando il calo dello scorso mese; lo stesso vale per la produzione industriale, anche’essa che segna un balzo in avanti.
In un rapporto, l'Ufficio nazionale britannico di statistica ha dichiarato che la produzione manifatturiera ha segnato +1,2% a maggio, contro le previsioni del leggero aumento dello 0,1%, dopo essere scesa dello 0.8% ad aprile.
La produzione industriale ha segnato +1% a maggio, contro le previsioni di un calo dello 0,2%. Il dato di aprile è stato rivisto ad un calo dello 0,4%.
Un secondo report ufficiale ha mostrato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più del previsto a maggio, per via dell’aumento delle esportazioni.
L’ONS ha dichiarato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più a maggio a 8,4 miliardi di sterline, dai 9,7 miliardi di sterline ad aprile, con le esportazioni aumentate del 6,6%.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile con gli investitori che attendono il secondo giorno di dialoghi tra i ministri delle finanze della zona euro.
Durante il meeting di ieri a Bruxelles l’Eurogruppo ha deciso stanziare 30 miliardi di euro come salvataggio alle banche di Madrid e di posporre la scadenza della Spagna per raggiungere gli obiettivi di inflazione al 2014.
I ministri non hanno fatto progressi evidenti, tuttavia, attivando il fondo di salvataggio del blocco per l’utilizzo nel mercato di bond ha abbassato al spirale dei rendimenti spagnoli e italiani.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è risceso al 6,9% questo martedì, al di sotto della soglia del 7%, considerata insostenibile.
L’euro è salito contro il dollaro USA ma è sceso contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,06% a 1,2319 ed EUR/JPY giù dello 0,22% a 97,74.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Francia è scesa dell’1,9% a maggio, contro le aspettative di un aumento dell’1,4% nel mese precedente.
Gli investitori restano cauti in attesa del secondo giorno di meeting a Bruxelles dei ministri delle finanze della zona euro.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7920, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,7929, in calo dello 0,05%.
Supporto a breve termine a 0,7914, minimo di lunedì e dal 3 novembre 2008 e resistenza a 0,7983, massimo del 6 luglio.
La sterlina ha trovato il supporto dei dati che mostrano che la produzione manifatturiera nel Regno Unito è salita a maggio, cancellando il calo dello scorso mese; lo stesso vale per la produzione industriale, anche’essa che segna un balzo in avanti.
In un rapporto, l'Ufficio nazionale britannico di statistica ha dichiarato che la produzione manifatturiera ha segnato +1,2% a maggio, contro le previsioni del leggero aumento dello 0,1%, dopo essere scesa dello 0.8% ad aprile.
La produzione industriale ha segnato +1% a maggio, contro le previsioni di un calo dello 0,2%. Il dato di aprile è stato rivisto ad un calo dello 0,4%.
Un secondo report ufficiale ha mostrato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più del previsto a maggio, per via dell’aumento delle esportazioni.
L’ONS ha dichiarato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più a maggio a 8,4 miliardi di sterline, dai 9,7 miliardi di sterline ad aprile, con le esportazioni aumentate del 6,6%.
Il sentimento sull’euro è rimasto fragile con gli investitori che attendono il secondo giorno di dialoghi tra i ministri delle finanze della zona euro.
Durante il meeting di ieri a Bruxelles l’Eurogruppo ha deciso stanziare 30 miliardi di euro come salvataggio alle banche di Madrid e di posporre la scadenza della Spagna per raggiungere gli obiettivi di inflazione al 2014.
I ministri non hanno fatto progressi evidenti, tuttavia, attivando il fondo di salvataggio del blocco per l’utilizzo nel mercato di bond ha abbassato al spirale dei rendimenti spagnoli e italiani.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è risceso al 6,9% questo martedì, al di sotto della soglia del 7%, considerata insostenibile.
L’euro è salito contro il dollaro USA ma è sceso contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,06% a 1,2319 ed EUR/JPY giù dello 0,22% a 97,74.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Francia è scesa dell’1,9% a maggio, contro le aspettative di un aumento dell’1,4% nel mese precedente.