Investing.com – L’euro resta vicino al minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con i timori per la situazione politica in Grecia che potrebbe risultare in un default e in un’eventuale uscita del paese dalla zona euro.
Durante la mattinata europea il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8034, il minimo dal novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,8052, in salita dello 0,04%.
Supporto a 0,8034, minimo della sessione e di tre anni e mezzo e resistenza a 0,8079, massimo di lunedì.
I timori sul futuro della Grecia nel blocco della moneta unica sono aumentati questo martedì, dopo che Alexis Tsipras, leader del secondo partito greco, Syriza, ha dichiarato che l’aiuto finanziario alla Grecia è nullo, ed ha chiesto una moratoria sui pagamenti del debito greco.
Tspiras terrà dei colloqui con gli altri leader greci nel corso della giornata, nel tentativo di formare un nuovo governo, ma se i dialoghi falliranno sarà probabile la necessità di nuove elezioni.
Gli investitori temono che l’approccio del neopresidente francese Francois Hollande per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita possa creare tensioni con la Germania.
L’euro è stato supportato dai dati ufficiali rilasciati oggi mostrano che sia le importazioni che le esportazioni tedesche hanno toccato dei record a marzo, nutrendo le speranze di un superamento della crisi del debito nella principale economia della zona euro.
L'ufficio federale di statistica, ha dichiarato che le esportazioni sono salite dello 0,9%, a 91,8 miliardi di euro e le importazioni sono salite dell’1,2%, a 78,1 miliardi di euro.
L'euro è vicino al minimo di 3 mesi contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,25% a 1,2973 ed è sceso vicino al minimo di 2 mesi e mezzo contro lo yen, EUR/JPY in calo dello 0,52% a 103,33.
Nel Regno Unito un report ha mostrato che le vendite al dettaglio hanno mostrato il maggiore calo annuo ad aprile, con le condizioni meteorologiche che hanno pesato negativamente sulla vendita di indumenti estivi.
Il British Retail Consortium ha dichiarato che le vendite ad dettaglio sono scese del tasso annuo del 3,3%, dopo l’aumento dell’1,3% di marzo e contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Durante la mattinata europea il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8034, il minimo dal novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,8052, in salita dello 0,04%.
Supporto a 0,8034, minimo della sessione e di tre anni e mezzo e resistenza a 0,8079, massimo di lunedì.
I timori sul futuro della Grecia nel blocco della moneta unica sono aumentati questo martedì, dopo che Alexis Tsipras, leader del secondo partito greco, Syriza, ha dichiarato che l’aiuto finanziario alla Grecia è nullo, ed ha chiesto una moratoria sui pagamenti del debito greco.
Tspiras terrà dei colloqui con gli altri leader greci nel corso della giornata, nel tentativo di formare un nuovo governo, ma se i dialoghi falliranno sarà probabile la necessità di nuove elezioni.
Gli investitori temono che l’approccio del neopresidente francese Francois Hollande per affrontare la crisi del debito incentrato maggiormente sulla crescita possa creare tensioni con la Germania.
L’euro è stato supportato dai dati ufficiali rilasciati oggi mostrano che sia le importazioni che le esportazioni tedesche hanno toccato dei record a marzo, nutrendo le speranze di un superamento della crisi del debito nella principale economia della zona euro.
L'ufficio federale di statistica, ha dichiarato che le esportazioni sono salite dello 0,9%, a 91,8 miliardi di euro e le importazioni sono salite dell’1,2%, a 78,1 miliardi di euro.
L'euro è vicino al minimo di 3 mesi contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,25% a 1,2973 ed è sceso vicino al minimo di 2 mesi e mezzo contro lo yen, EUR/JPY in calo dello 0,52% a 103,33.
Nel Regno Unito un report ha mostrato che le vendite al dettaglio hanno mostrato il maggiore calo annuo ad aprile, con le condizioni meteorologiche che hanno pesato negativamente sulla vendita di indumenti estivi.
Il British Retail Consortium ha dichiarato che le vendite ad dettaglio sono scese del tasso annuo del 3,3%, dopo l’aumento dell’1,3% di marzo e contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.