Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen al minimo di tre mesi, i timori sulla gestione della crisi della zona euro sono emersi dopo i risultati delle elezioni in Grecia e in Francia, spingendo la domanda per le richieste di valute rifugio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 103,24 , il minimo dal 16 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 104,12, in calo dello 0,35%.
Supporto a 103,24, minimo della sessione e resistenza a 104,66, massimo del 17 febbraio.
Il sentimento ha trovato un lieve supporto dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di fabbrica sono saliti del 2,2% a marzo, superando le aspettative per un aumento dello 0,5%.
Ma gli investitori restano cauti dopo il risultato delle elezioni in Grecia che hanno gettato nel dubbio il futuro del salvataggio internazionale del paese, alimentando i timori su un possibile uscita della Grecia dalla zona euro.
In Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha manifestato la volontà di rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare la crescita nella regione.
Sempre oggi un report del gruppo di ricerca di mercato Sentix ha dichiarato che il suo indice di fiducia degli investitori è crollato a meno 22,5 punti nel mese di maggio, contro un calo a meno 14,7 nel mese precedente. Gli analisti si attendevano che l'indice scendesse a meno 15,3 a maggio.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,09%, a 79,93.
I verbali dei meeting della Banca del Giappone hanno mostrato la convinzione dei policymakers che l’economia nipponica stia mostrando segni di miglioramento, ma che ci sia ancora un certo livello di incertezza sull’economia globale.
Durante il meeting del 9 e 10 aprile la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 103,24 , il minimo dal 16 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 104,12, in calo dello 0,35%.
Supporto a 103,24, minimo della sessione e resistenza a 104,66, massimo del 17 febbraio.
Il sentimento ha trovato un lieve supporto dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordini di fabbrica sono saliti del 2,2% a marzo, superando le aspettative per un aumento dello 0,5%.
Ma gli investitori restano cauti dopo il risultato delle elezioni in Grecia che hanno gettato nel dubbio il futuro del salvataggio internazionale del paese, alimentando i timori su un possibile uscita della Grecia dalla zona euro.
In Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha manifestato la volontà di rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare la crescita nella regione.
Sempre oggi un report del gruppo di ricerca di mercato Sentix ha dichiarato che il suo indice di fiducia degli investitori è crollato a meno 22,5 punti nel mese di maggio, contro un calo a meno 14,7 nel mese precedente. Gli analisti si attendevano che l'indice scendesse a meno 15,3 a maggio.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,09%, a 79,93.
I verbali dei meeting della Banca del Giappone hanno mostrato la convinzione dei policymakers che l’economia nipponica stia mostrando segni di miglioramento, ma che ci sia ancora un certo livello di incertezza sull’economia globale.
Durante il meeting del 9 e 10 aprile la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero.