Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen, al minimo di tre mesi; sulla moneta unica pesa la preoccupazione per l’incertezza politica in Grecia ed un’eventuale uscita dalla zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 102,35 , il minimo dal 15 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 102,47, in calo dello 0,76%.
Supporto a 101,64, minimo del 28 gennaio e resistenza a 103,36, massimo della sessione.
Il sentimento sull’euro è andato sotto pressione alla vendita per via dell’empasse in cui si trova la Grecia nel formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto persistono i timori sul settore bancario spagnolo, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito a 6,27%, il massimo da dicembre. Oggi il paese
ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a breve termine è salito.
Anche l’Italia ha venduto all’asta 5,25 miliardi di euro in titoli di Stato ad un rendimento del 3,91%, il massimo da gennaio, ma al di sotto del livello del 4%.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro,
è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
Lo yen è salito anche contro il dollaro, USD/JPY in salita dello 0,18%, a 79,79.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE. Intanto il presidente greco terrà un ultimo meeting coi partiti nel tentativo di evitare di tornare alle urne.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 102,35 , il minimo dal 15 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 102,47, in calo dello 0,76%.
Supporto a 101,64, minimo del 28 gennaio e resistenza a 103,36, massimo della sessione.
Il sentimento sull’euro è andato sotto pressione alla vendita per via dell’empasse in cui si trova la Grecia nel formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.
Intanto persistono i timori sul settore bancario spagnolo, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito a 6,27%, il massimo da dicembre. Oggi il paese
ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a breve termine è salito.
Anche l’Italia ha venduto all’asta 5,25 miliardi di euro in titoli di Stato ad un rendimento del 3,91%, il massimo da gennaio, ma al di sotto del livello del 4%.
Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro,
è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.
Lo yen è salito anche contro il dollaro, USD/JPY in salita dello 0,18%, a 79,79.
Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE. Intanto il presidente greco terrà un ultimo meeting coi partiti nel tentativo di evitare di tornare alle urne.