Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen quest’oggi, in seguito ai dati deboli sull’occupazione della zona euro che hanno pesato sulla moneta unica, accendendo i timori per il rischio di recessione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 109,22 , il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 109,25, in calo dell’1,18%.
Supporto a 108,37, minimo del 14 marzo e resistenza a 111,24, massimo del 27 marzo.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati ufficiali che mostrano un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio, dalla lettura precedente di gennaio del 10,7%, in linea con le aspettative.
Venerdì i ministri delle finanze della zona euro hanno raggiunto l’accordo in merito all’ampliamento del fondo di salvataggio, ma restano i timori sull’efficacia delle nuove misure nel prevenire un contagio alla Spagna e all’Italia.
Ma il sentimento ha avuto il supporto dai dati ufficiali cinesi rilasciati ieri hanno mostrato che l’indice PMI dei direttori degli acquisiti manifatturieri è salito al massimo di 11 mesi, allentando i timori di un rallentamento della seconda economia mondiale.
In Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice manifatturiero Tankan è rimasto invariato a meno 4 nell’ultimo trimestre, contro le aspettative per un aumento a meno 1.
I dati hanno alimentato nuove speculazioni che la Banca del Giappone possa condurre un ulteriore allentamento monetario, al fine di rilanciare l'economia.
Lo yen è salito contro il dollaro US, con USD/JPY giù dello 0,77, a 82,20.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti, l’Istituto Supply Management produrrà i dati sull’attività manifatturiera.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 109,22 , il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 109,25, in calo dell’1,18%.
Supporto a 108,37, minimo del 14 marzo e resistenza a 111,24, massimo del 27 marzo.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati ufficiali che mostrano un aumento del tasso di disoccupazione nella zona euro che tocca il record del 10,8% a febbraio, dalla lettura precedente di gennaio del 10,7%, in linea con le aspettative.
Venerdì i ministri delle finanze della zona euro hanno raggiunto l’accordo in merito all’ampliamento del fondo di salvataggio, ma restano i timori sull’efficacia delle nuove misure nel prevenire un contagio alla Spagna e all’Italia.
Ma il sentimento ha avuto il supporto dai dati ufficiali cinesi rilasciati ieri hanno mostrato che l’indice PMI dei direttori degli acquisiti manifatturieri è salito al massimo di 11 mesi, allentando i timori di un rallentamento della seconda economia mondiale.
In Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice manifatturiero Tankan è rimasto invariato a meno 4 nell’ultimo trimestre, contro le aspettative per un aumento a meno 1.
I dati hanno alimentato nuove speculazioni che la Banca del Giappone possa condurre un ulteriore allentamento monetario, al fine di rilanciare l'economia.
Lo yen è salito contro il dollaro US, con USD/JPY giù dello 0,77, a 82,20.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti, l’Istituto Supply Management produrrà i dati sull’attività manifatturiera.