Investing.com – L’euro è salito contro lo yen giovedì, vicino staccandosi dal minimo di 4 mesi, nella speculazione verso nuove misure di allentamento da parte della BCE e della Federal Reserve; tuttavia i guadagni restano limitati dai timori per i problemi della zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 99,37, il minimo dal 1° febbraio ; successivamente il cambio si è attestato a 100,22, in salita dello 0,15%.
Supporto a 99,10, minimo del 23 gennaio e resistenza a 100,87, massimo del 3 febbraio.
Il sentimento ha trovato un certo supporto dalla notizia che la BCE possa lanciare delle nuove misure di liquidità, dopo che il membro del consiglio Ewald Nowotny, ha dichiarato che la banca non ha utilizzato appieno il suo arsenale. Nowotny ha aggiunto inoltre che la Grecia dovrà implementare le misure di austerità per ricevere un ulteriore supporto.
I dati negativi Usa hanno acceso la speculazione verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in particolare verso un terzo round di allentamento quantitativo.
Il report ha mostrato che gli ordinativi durevoli di beni core sono scesi di un destagionalizzato 0,6% al aprile, in calo per il secondo mese consecutivo e contro le aspettative di un aumento 0,9%.
L’euro è andato sotto forte pressione dopo i dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il report tedesco Ifo ha mostrato che l’indice del clima delle attività è sceso inaspettatamente a maggio, a causa della pressione per l’incertezza nella zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
Lo yen è stabile anche contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,03%, a 79,46.
Stamane il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca centrale continuerà i suoi sforzi per battere la deflazione, attraverso il programma di acquisto di asset, il suo strumento chiave di politica monetaria.
Nel corso della giornata è atteso un intervento del presidente della BCE Mario Draghi.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 99,37, il minimo dal 1° febbraio ; successivamente il cambio si è attestato a 100,22, in salita dello 0,15%.
Supporto a 99,10, minimo del 23 gennaio e resistenza a 100,87, massimo del 3 febbraio.
Il sentimento ha trovato un certo supporto dalla notizia che la BCE possa lanciare delle nuove misure di liquidità, dopo che il membro del consiglio Ewald Nowotny, ha dichiarato che la banca non ha utilizzato appieno il suo arsenale. Nowotny ha aggiunto inoltre che la Grecia dovrà implementare le misure di austerità per ricevere un ulteriore supporto.
I dati negativi Usa hanno acceso la speculazione verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in particolare verso un terzo round di allentamento quantitativo.
Il report ha mostrato che gli ordinativi durevoli di beni core sono scesi di un destagionalizzato 0,6% al aprile, in calo per il secondo mese consecutivo e contro le aspettative di un aumento 0,9%.
L’euro è andato sotto forte pressione dopo i dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il report tedesco Ifo ha mostrato che l’indice del clima delle attività è sceso inaspettatamente a maggio, a causa della pressione per l’incertezza nella zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
Lo yen è stabile anche contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,03%, a 79,46.
Stamane il governatore della BoJ Masaaki Shirakawa ha dichiarato che la banca centrale continuerà i suoi sforzi per battere la deflazione, attraverso il programma di acquisto di asset, il suo strumento chiave di politica monetaria.
Nel corso della giornata è atteso un intervento del presidente della BCE Mario Draghi.