Investing.com – L’euro è stabile contro lo yen, vicino al minimo di 4 mesi, mentre gli investitori restano cauti per via dei timori sulla gestione della crisi del debito nella zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 99,51, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 99,64, in calo dello 0,03%.
Supporto a 99,10, minimo del 23 gennaio e resistenza a 100,21, massimo di lunedì.
L’euro è andato sotto pressione dopo che Ewald Nowotny, membro del consiglio direttivo della BCE, a dichiarato di non aver discusso la riapertura del piano di acquisti.
La domanda di euro ha risentito della situazione finanziaria in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è tornato al 6,44%, dopo essere salito al 6,50% ieri, il livello più alto dell’anno, in seguito all’annuncio di ieri del governo iberico circa una ricapitalizzazione della Bankia, la principale banca commerciale del paese.
La Spagna ha venduto all’asta 8,5 miliardi di euro in titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 2,10%, il massimo dal dicembre 2011, contro l’1,77% del mese di aprile.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,04%, a 79,50.
In Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese meno del previsto ad aprile, in salita del 5,8% dopo un aumento del 10,3% il mese scorso. Gli analisti avevano previsto un aumento del 6,2% ad aprile.
Un secondo report ha mostrato che le spese domestiche sono salite in Giappone del 2,6% ad aprile, contro le aspettative di un aumento del Il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparti 2,5%.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni e sulla fiducia dei consumatori.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 99,51, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 99,64, in calo dello 0,03%.
Supporto a 99,10, minimo del 23 gennaio e resistenza a 100,21, massimo di lunedì.
L’euro è andato sotto pressione dopo che Ewald Nowotny, membro del consiglio direttivo della BCE, a dichiarato di non aver discusso la riapertura del piano di acquisti.
La domanda di euro ha risentito della situazione finanziaria in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ieri è tornato al 6,44%, dopo essere salito al 6,50% ieri, il livello più alto dell’anno, in seguito all’annuncio di ieri del governo iberico circa una ricapitalizzazione della Bankia, la principale banca commerciale del paese.
La Spagna ha venduto all’asta 8,5 miliardi di euro in titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 2,10%, il massimo dal dicembre 2011, contro l’1,77% del mese di aprile.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,04%, a 79,50.
In Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese meno del previsto ad aprile, in salita del 5,8% dopo un aumento del 10,3% il mese scorso. Gli analisti avevano previsto un aumento del 6,2% ad aprile.
Un secondo report ha mostrato che le spese domestiche sono salite in Giappone del 2,6% ad aprile, contro le aspettative di un aumento del Il biglietto verde è sceso nei confronti delle controparti 2,5%.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno un report sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni e sulla fiducia dei consumatori.