Investing.com – L’euro ha recuperato terreno contro lo yen, supportato dalle speranze di una svolta nel corso di una teleconferenza di emergenza tra i ministri delle finanze del gruppo dei G7.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY si è staccato da 97,05, il minimo della sessione, per toccate 97,79, nel pomeriggio europeo, in calo dello 0,14%.
Supporto a 96,49, minimo del 31 maggio e resistenza a 98,81, massimo del 18 gennaio.
Partecipando alla discussione del G7 il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che il gruppo ha convenuto di lavorare insieme per risolvere i problemi di Spagna e Grecia, aggiungendo che il Giappone collaborerà il più possibile.
Azumi ha dichiarato inoltre che lo yen più forte sta avendo un impatto importante sull’economia nipponica, aggiungendo che la speculazione possano arrivare ulteriori misure di allentamento in seguito al controllo del tasso della che la Banca del Giappone.
L’euro si è indebolito dopo che il ministro del tesoro spagnolo, Cristobal Montoro, ha dichiarato che i mercati finanziari erano attualmente chiusi per via dell’alto livello dei rendimenti dei titoli.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito ai massimi dell’era dell’euro nelle ultime settimane, vicino alla soglia del 7%, ritenuta insostenibile nel lungo termine, rinnovando i timori che Madrid sarà costretta a chiedere un salvataggio internazionale per sostenere il proprio fragile sistema bancario.
Intanto i dati rivisti hanno mostrato che il settore dei servizi nella zona euro si è contratto ad un passo più lento di quanto inizialmente previsto a maggio, al ritmo più veloce da giugno 2009.
L’indice del settore dei servizi ha segnato una lettura di 46,7 a maggio, contro una stima preliminare di 46,5, ma al di sotto del livello chiave di 50.
I dati ufficiali hanno mostrato che in Germania gli ordini di fabbrica sono scesi dell’1,9% ad aprile, superando le aspettative per un calo dell’1%, alimentando i timori sull’impatto della crisi del debito sovrano nella principale economia della zona euro.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dell’1% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,36%, a 78,62.
Negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY si è staccato da 97,05, il minimo della sessione, per toccate 97,79, nel pomeriggio europeo, in calo dello 0,14%.
Supporto a 96,49, minimo del 31 maggio e resistenza a 98,81, massimo del 18 gennaio.
Partecipando alla discussione del G7 il ministro delle finanze giapponese Jun Azumi ha dichiarato che il gruppo ha convenuto di lavorare insieme per risolvere i problemi di Spagna e Grecia, aggiungendo che il Giappone collaborerà il più possibile.
Azumi ha dichiarato inoltre che lo yen più forte sta avendo un impatto importante sull’economia nipponica, aggiungendo che la speculazione possano arrivare ulteriori misure di allentamento in seguito al controllo del tasso della che la Banca del Giappone.
L’euro si è indebolito dopo che il ministro del tesoro spagnolo, Cristobal Montoro, ha dichiarato che i mercati finanziari erano attualmente chiusi per via dell’alto livello dei rendimenti dei titoli.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito ai massimi dell’era dell’euro nelle ultime settimane, vicino alla soglia del 7%, ritenuta insostenibile nel lungo termine, rinnovando i timori che Madrid sarà costretta a chiedere un salvataggio internazionale per sostenere il proprio fragile sistema bancario.
Intanto i dati rivisti hanno mostrato che il settore dei servizi nella zona euro si è contratto ad un passo più lento di quanto inizialmente previsto a maggio, al ritmo più veloce da giugno 2009.
L’indice del settore dei servizi ha segnato una lettura di 46,7 a maggio, contro una stima preliminare di 46,5, ma al di sotto del livello chiave di 50.
I dati ufficiali hanno mostrato che in Germania gli ordini di fabbrica sono scesi dell’1,9% ad aprile, superando le aspettative per un calo dell’1%, alimentando i timori sull’impatto della crisi del debito sovrano nella principale economia della zona euro.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dell’1% ad aprile, contro le aspettative di un calo dello 0,1%.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,36%, a 78,62.
Negli USA l’ISM rilascerà il report sull’attività non manifatturiera.