Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen, vicino al minimo di tre mesi, per via dei rinnovati timori sulla gestione della crisi della zona euro emersi dopo i risultati delle elezioni in Grecia e in Francia che hanno pesato sulla richiesta della moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 103,74 , il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 103,88, in calo dello 0,37%.
Supporto a 103,22, minimo della sessione e resistenza a 104,66, massimo del 17 febbraio.
Il sentimento dei mercati resta sotto pressione, dopo il fallito il tentativo di ieri del principale partito greco, Nuova Democrazia, di creare la colazione per formare il governo.
In Grecia continuano i dialoghi tra i leader politici nel
timore che la Grecia non riesca a metter in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Gli investitori sono cauti inoltre sui timori per il socialista François Hollande che ha dichiarato l’intenzione di voler rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare al crescita nell’intera area.
L’evento ha fatto passare in sordina i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento dell’indice di produzione di un destagionalizzato 2,8% a marzo, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo tre cali mensili consecutivi.
Lo yen è sceso anche contro il dollaro, USD/JPY in calo dello 0,07%, a 79,83.
Nel corso della giornata, il Presidente della BCE, Mario Draghi, terrà un discorso a Francoforte.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 103,74 , il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 103,88, in calo dello 0,37%.
Supporto a 103,22, minimo della sessione e resistenza a 104,66, massimo del 17 febbraio.
Il sentimento dei mercati resta sotto pressione, dopo il fallito il tentativo di ieri del principale partito greco, Nuova Democrazia, di creare la colazione per formare il governo.
In Grecia continuano i dialoghi tra i leader politici nel
timore che la Grecia non riesca a metter in piedi un governo in tempo per assicurarsi il mese prossimo la seconda tranche del salvataggio internazionale.
Gli investitori sono cauti inoltre sui timori per il socialista François Hollande che ha dichiarato l’intenzione di voler rinegoziare il patto fiscale della zona euro per stimolare al crescita nell’intera area.
L’evento ha fatto passare in sordina i dati ufficiali che hanno mostrato un aumento dell’indice di produzione di un destagionalizzato 2,8% a marzo, contro le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo tre cali mensili consecutivi.
Lo yen è sceso anche contro il dollaro, USD/JPY in calo dello 0,07%, a 79,83.
Nel corso della giornata, il Presidente della BCE, Mario Draghi, terrà un discorso a Francoforte.