Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen, vicino al minimo di 4 mesi, la richiesta di yen come valuta rifugio ha trovato il supporto dall’attesa per il summit UE di oggi e dalla decisione della Banca del Giappone di tenere invariata la politica economica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 100,12, il minimo dal 6 febbraio ; successivamente il cambio si è attestato a 100,49, in calo dello 0,91%.
Supporto a 99,23, minimo del 1 febbraio e resistenza a 101,46, massimo giornaliero.
Intanto gli investitori restano cauti in vista del vertice UE che si terrà oggi a Bruxelles, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dalle dichiarazioni dell’ex primo ministro greco Lucas Papademos, il quale ha affermato che non ci sono
altre alternative, se non quelle di accettare un severissimo piano di austerità o di affrontare una pericolosa uscita dalla zona euro, un rischio reale.
La Banca del Giappone ha annunciato di tenere stabile la politica monetaria, tenendo vicino allo zero il tasso di interesse, allo 0,01%, in seguito al meeting di stamane.
Commentando la decisione il ministro delle finanze Jum Azumi ha dichiarato di aspettarsi che la Banca del Giappone continui ad agire in maniera appropriata nel timori degli effetti globali della crisi del debito che imperversa nella zona euro.
Lo yen è salito anche contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,69%, a 79,40.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che i nuovi ordinativi nella zona euro sono saliti dell’1,8% a marzo, contro le aspettative di un calo dello 0,1% e dopo lo 0,4% del mese precedente.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case nuove.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 100,12, il minimo dal 6 febbraio ; successivamente il cambio si è attestato a 100,49, in calo dello 0,91%.
Supporto a 99,23, minimo del 1 febbraio e resistenza a 101,46, massimo giornaliero.
Intanto gli investitori restano cauti in vista del vertice UE che si terrà oggi a Bruxelles, nei timori di una spaccatura tra il neopresidente francese Francois Hollande – sostenitore delle misure orientate alla crescita – e le misure pro-austerity della Germania.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dalle dichiarazioni dell’ex primo ministro greco Lucas Papademos, il quale ha affermato che non ci sono
altre alternative, se non quelle di accettare un severissimo piano di austerità o di affrontare una pericolosa uscita dalla zona euro, un rischio reale.
La Banca del Giappone ha annunciato di tenere stabile la politica monetaria, tenendo vicino allo zero il tasso di interesse, allo 0,01%, in seguito al meeting di stamane.
Commentando la decisione il ministro delle finanze Jum Azumi ha dichiarato di aspettarsi che la Banca del Giappone continui ad agire in maniera appropriata nel timori degli effetti globali della crisi del debito che imperversa nella zona euro.
Lo yen è salito anche contro il dollaro, con USD/JPY in calo dello 0,69%, a 79,40.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che i nuovi ordinativi nella zona euro sono saliti dell’1,8% a marzo, contro le aspettative di un calo dello 0,1% e dopo lo 0,4% del mese precedente.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite delle case nuove.