Investing.com - L’euro sale al massimo di un anno contro il dollaro questo mercoledì, mentre il dollaro tocca il minimo plurimensile contro il paniere delle valute, con gli investitori che assimilano i commenti dei funzionari della Federal Reserve e gli sviluppi a Washington.
Il cambio EUR/USD tocca il massimo di 1,1379, il massimo dal 24 giugno 2016, per poi attestarsi a 1,1371 alle 07.30 GMT (03.30 ET), su dello 0,3% sulla giornata.
La coppia è schizzata dell’1,39% ieri, il maggiore aumento giornaliero dallo scorso giugno, dopo i commenti positivi del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, commenti che hanno alimentato le speculazioni che la banca possa presto ridimensionare il programma di allentamento monetario.
Draghi ha affermato che i fattori che pesano sull’inflazione nella zona euro sono principalmente temporanei, aggiungendo che la banca può ignorarli.
Il presidente ha inoltre dichiarato che lo stimolo della BCE sarà gradualmente ridimensionato man mano che l’economia della zona euro migliorerà.
La moneta unica si attesta al massimo di 14 mesi contro lo yen, con la coppia EUR/JPY che tocca il massimo della notte di 127,84, per poi attestarsi a 127,62.
L’euro segna il massimo da novembre contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP che registra il massimo della notte di 0,8880.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,22% a 95,98 dopo essere crollato di quasi l’1% ieri.
Il dollaro resta sulla difensiva dopo che i leader Repubblicani al Senato hanno rinviato il voto sulla riforma sanitaria fino a dopo la pausa del Congresso del 4 luglio, per poter avere più tempo per ottenere il supporto alla proposta.
Il rinvio ha scatenato i timori circa la capacità del governo Trump di andare avanti con i tagli alle tasse e lo stimolo fiscale, senza prima aver fatto approvare la riforma sanitaria.
Gli investitori valutano inoltre i commenti della Presidente della Fed Janet Yellen, che ieri ha ribadito che la banca centrale statunitense continuerà ad alzare gradualmente i tassi di interesse.
I mercati hanno seguito da vicino le dichiarazioni dei funzionari della Fed da quando in occasione del vertice di questo mese la banca ha confermato di voler alzare ancora una volta i tassi quest’anno, nonostante le prospettive poco incoraggianti sull’inflazione.
Gli ultimi dati economici deludenti fanno dubitare infatti dei piani della Fed di inasprire la politica monetaria, con gli investitori che ora si aspettano un ritmo dell’inasprimento molto più lento rispetto a quello desiderato dai policymaker.
Il dollaro è stabile contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 112,35.