Investing.com - L’euro si avvicina al nuovo minimo di due anni contro il dollaro questo lunedì, dopo il rilascio di dati deboli in Giappone, in Cina e nella zona euro, che hanno pesato sul sentimento dei mercati e hanno sostenuto la domanda per il biglietto verde.
Il cambio EUR/USD è sceso a 1,2279, il minimo dal 16 agosto, 2012.
I dati rilasciati oggi in Giappone hanno mostrato una contrazione dell’economia nel terzo trimestre più grave del previsto.
I dati rivisti hanno mostrato che il prodotto interno lordo si è contratto dell’1,9% annuo, contro la stima preliminare di un calo dell’1,6%.
Su base trimestrale l’economia ha visto una contrazione dello 0,5% nel trimestre terminato a settembre, contro le aspettative di una contrazione dello 0,4%.
Un secondo report ha mostrato che le esportazioni cinesi hanno segnato un aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno, contro le aspettative di un aumento del 7,9%, mentre le importazioni sono scese del 6,7%. I dati deboli hanno alimentato i timori per la seconda economia mondiale.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Germania è salita solo dello 0,2% ad ottobre, mentre i dati di settembre sono stati rivisti al ribasso all’1,1% dall’1,4%. I dati hanno alimentato i timori per le previsioni di crescita.
Il dollaro continua ad essere sostenuto dai forti dati sull’occupazione USA di novembre che hanno evidenziato la divergenza tra la ripresa statunitense e quella del resto del mondo.
L’economia statunitense ha segnato 312.000 nuovi posti di lavoro a novembre, superando i 225.000 previsti dagli economisti e segnando il maggiore aumento mensile degli ultimi tre anni.
Il dato di settembre è stato rivisto al rialzo a 243.000 unità dalle 214.000 precedentemente riportate; il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al minimo di sei anni del 5,8%.
I dati sull’occupazione decisamente postivi hanno spinto i mercati ad anticipare le aspettative per il primo aumento dei tassi di interesse a metà 2015, dal settembre 2015.
L’euro è più debole contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,52% a 148,46, staccandosi dal massimo di sei anni di 149,77.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 89,57, il massimo dal marzo 2009.